FIRENZE – Ormai il Cubino ha una dimensione regionale: altro che gli esordi in Terza Categoria, adesso è capolista in Promozione, dopo aver sfiorato i play-off la scorsa stagione.
Eppure lo spirito delle origini non si è mai perso: “Il mondo Cubino si sta evolvendo, ogni anno aggiunge qualcosa, ma sempre seguendo gli stessi principi” spiega Jacopo Bonciani, da sette anni sulla panchina gialloblù con due promozioni dalla Seconda in su.
“Io dico sempre che bisogna ricordarsi da dove si viene se si vuole sapere dove arrivare. E proviamo sempre a farlo, con i soliti di sempre come Francesco Conticini e Matteo Sartini e con le nuove leve come Lorenzo Piani e Pablo Romagnoli. Facciamo passo dopo passo per migliorare, ma cerchiamo sempre gli uomini prima dei calciatori”.
Lo staff si è progressivamente articolato: “Adesso io mi posso concentrare solo sul campo, dalla preparazione in poi. Abbiamo uno staff completo, con figure sempre nuove, oltre al preparatore atletico Vignini, al preparatore dei portieri Cicali e alla fisioterapista Chamard: Maresca oltre a giocare ci dà una mano col suo lavoro di osteopata, con quell’idea che qui tutti ci aiutiamo per quanto possibile, mentre accanto a Galdo e Pampaloni si è aggiunto Gregorio Crocchini che cura la fase difensiva. La nostra crescita esponenziale passa anche da questi particolari”.
I gialloblù non si nascondono: “Intanto dico una cosa: non è scaramanzia ma la priorità è sempre la salvezza. Perché raggiunta quella credo che darebbe ancora maggior sicurezza e tranquillità ai ragazzi per giocarsi il resto del campionato. Per il resto c’è poco da nascondersi: per un solo gol la scorsa stagione non siamo andati ai play-off, quindi l’idea sarebbe quella di riprovarci. Anche se sappiamo che ci sono squadre molto attrezzate come Pietrasanta, Forte dei Marmi, Ponte Buggianese, la Lampo Meridien del mio amico Benesperi”.
Sottile è spesso la linea dei risultati: “Non so dove arriveremo, speriamo di mantenere questa barra dritta come adesso e che magari non ci siano troppi infortuni come lo scorso anno. Le stagioni vanno così, d’altra parte, serve anche una dose di buona sorte. L’anno in cui abbiamo vinto la Prima Categoria ci è girato tutto bene”.
Intanto però in Coppa Italia il sorteggio non ha sorriso ai gialloblù: “Peccato, perché questa volta ci tenevo alla Coppa. Mi piaceva l’idea di andare avanti con un bel gruppo, anche per dare spazio a tutti. Peccato sia andata così, in bocca al lupo al Settimello. Noi però non siamo uscito per demerito e quindi il morale resta alto”.
©RIPRODUZIONE RISERVATA




























































