GAIOLE IN CHIANTI – Il “Natale a pedali”, sognato tutto l’anno da migliaia di appassionati in arrivo dal mondo intero, è ormai prossimo. Sabato 5 e domenica 6 ottobre, infatti, Gaiole in Chianti ospiterà la XXVII edizione de L’Eroica.
Nata nel 1997, L’Eroica è frutto di un pensiero di Giancarlo Brocci; un atto d’amore per quello sport e i suoi valori che lo conquistarono piccolino intento a leggere le cronache sportive ai vecchietti del paese; Gaiole in Chianti, appunto.
Un’immagine romantica che racconta di una comunità ancora oggi legata ad una vocazione contadina ed alle sue tradizioni. Basta leggere l’elenco, lunghissimo, delle tante associazioni gaiolesi che ogni anno lavorano, tutte insieme, all’accoglienza del popolo dell’Eroica.
Sono tantissime le emozioni che portano tanta gente a Gaiole in Chianti per L’Eroica, un’occasione per tornare a sorridere ed abbracciarsi, gustare insieme un piatto di ribollita, spingere la bicicletta su strade antiche, coperti di lana e con la camera d’aria a tracolla: gesta antiche, mai vecchie, senza confini di alcun tipo.
Non c’è alcun cinema a L’Eroica. Qualsiasi percorso si scelga la fatica è assicurata. L’Eroica è severa ma poi all’arrivo accoglie tutti con un grande sorriso.
L’Eroica crea felicità, infonde fiducia e genera ottimismo. Rimane nel cuore e lascia sempre una traccia indelebile.
A L’Eroica arde forte l’amore per il ciclismo e i suoi valori a cominciare da quella “bellezza della fatica e gusto dell’impresa” che la rendono un appuntamento unico al mondo e uno stile di vita che fa del ciclista eroico una persona speciale. Tutto l’anno.
L’Eroica in pratica; i consigli di Maurizio Coccia
Percorso lungo: per gente tostissima
Il lungo da 209 chilometri e quasi 4000 metri di dislivello è per ciclisti molto allenati. Impostare un ritmo blando non basta se non si è abituati a distanze simili e se non si è avvezzi a stare almeno undici ore in sella. Chi azzarda ed improvvisa è destinato a un calvario che obbliga a tagliare l’ultima parte di percorso e di certo raggiungere il traguardo dopo il tramonto.
La bicicletta 1: collaudo obbligatorio
La bicicletta “eroica” deve essere d’epoca, deve essere bella ma soprattutto deve essere in piena efficienza. Anche se si sceglie il percorso più corto è necessario verificarne per tempo la piena funzionalità. Iniziando l’allenamento con la bici “eroica” già qualche settimana prima dell’evento. Se questo non è possibile si dovrà provare a “strapazzare” progressivamente trasmissione, freni e ingranaggi per vedere se tutto fila liscio ed, eventualmente avere tempo per una messa a punto dell’ultima ora.
La bicicletta 2: meglio i copertoncini
Se si ha tempo e disponibilità le ruote con cerchi per tubolare vanno sostituite con ruote per copertoncini, una soluzione più pratica per affrontate gli sterrati de L’Eroica, perché i secondi sono notevolmente più pratici in caso di forature. Per limitare queste ultime è fondamentale gonfiare gli pneumatici alla giusta pressione. Quale? Dipende dal vostro peso e dalla sezione della gomma, evitando di cedere alla tentazione di gonfiare poco per evitare di scivolare. In questo caso è facile “pizzicare” alla prima buca…
La guida: in discesa, sullo sterrato
Sulle strade sterrate il corpo non si deve mai irrigidire, soprattutto in discesa, dove serve abbassare il baricentro portando le mani basse sul manubrio e contemporaneamente sollevando e arretrando di poco il sedere dalla sella, tenendo i piedi alla stessa altezza rispetto al terreno. Le braccia? Tenerle sempre un po’ flesse, impugnando in maniera “leggera” il manubrio.
L’abbigliamento: se scegliete la lana
Il vero eroico veste maglia e pantaloncini di lana, è chiaro. E’ importante provare per tempo i capi da indossare, soprattutto i pantaloni. Tessuti e fondelli di quel tipo possono creare fastidiosissimi arrossamenti se la taglia scelta non è adeguata.
L’alimentazione: i ristori e la colazione
I ristori de L’Eroica sono pantagruelici. Gustarli tutti è d’obbligo ma senza abbuffarsi per evitare problemi digestivi una volta risaliti in sella. E a colazione, per chi sceglie i percorsi lunghi e si sveglia molto prima dell’alba, due fette biscottate e un po’ di the possono bastare, a patto che si sia mangiato bene il giorno e soprattutto la sera precedente.
©RIPRODUZIONE RISERVATA