Marco Brachi

BARBERINO TAVARNELLE – E’ un Marco Brachi che tira fuori tutto l’orgoglio del San Donato Tavarnelle, sconfitto ieri in casa (0-1) dalla Pianese seconda in classifica.

Il tecnico gialloblu, da meno di due mesi in panchina al posto di Lorenzo Collacchioni, dopo quattro risultati utili di fila ha incassato la seconda sconfitta consecutiva.

Di una squadra che però, come domenica scorsa a Livorno, avrebbe meritato molto di più.

Del resto il problema del gol, che attanaglia i gialloblu da tutta la stagione, è quello che certifica la posizione a metà classifica. Altrimenti, con una difesa come quella chiantigiana, qualche rete in più avrebbe dato posizioni diverse.

“Ho visto una squadra forte – dice Brachi – un San Donato Tavarnelle che ha tenuto testa alla grande alla Pianese, in particolare nel primo tempo, dove la prima occasione da gol clamorosa l’abbiamo avuta noi. Loro invece hanno fatto un gol bello, sul quale siamo stati comunque un po’ ingenui”.

“Nel secondo tempo – prosegue Brachi – ho visto giocare solo il San Donato Tavarnelle. Addirittura negli ultimi dieci minuti si sono messi a cinque dietro, perché arrivavamo da tutte le parti”.

“Ormai è evidente – ammette – con le squadre che si chiudono abbiamo difficoltà a fare gol: tre occasioni nitide a Livorno, qua lo stesso. Con queste squadre qui se non concretizzi, perdi”.

“Ma i miei ragazzi – conclude Brachi – non sanno neanche quanto sono forti, glielo dico da un mese e mezzo, da quando sono arrivato. Giochiamo a calcio, creiamo, abbiamo occasioni: ma bisogna buttarla dentro”.

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