RADDA IN CHIANTI – Un modo di essere e di andare che dovrebbe essere di esempio per quei luoghi che stanno intorno e badano più alla salvaguardia dell’apparenza che della sostanza.

Una carovana gioiosa di ciclisti da ogni dove con una punta mondiale come Alessandro Ballan, certo campione del mondo laureato nel 2008, che si mette in fila come si conviene a quanti la fatica la conoscono per davvero e non per sentito dire, specchiandosi in se stessi.

Una versione poetica e giocosa di lingue del mondo che si incrociano a timbrare il passaggio de L’Eroica, domenica 1 ottobre, da Radda in Chianti sotto un piccolo gazebo, con il sigillo messo tranquillamente dal sindaco.

Il bicchiere è sempre pieno quando la sostanza di esserci – vedere questa meraviglia di campagna che poi porta a un lauto ristoro – affacciarsi alle mura di Radda, scambiarsi un bacio con la fidanzatina che aspetta trepidante davanti al palazzo comunale mentre la fila dei ciclisti aumenta.

E la fine della Messa, libera per le scale di San Niccolò chi crede o crede ancora che un mondo migliore possa essere ancora possibile senza montarsi la testa.

Al ristoro, una gioiosa catena di montaggio, un lavoro fatto per divertirsi e stare insieme, uno splamare costante di marmellate, miele, pane vino e zucchero, crostini, fette di pane insaporito nei modi più diversi, per dare conforto ai ciclisti a metà del loro percorso, prima di ributtarsi per le discese ardite e le risalite delle vigne cariche di uva pronte per la vendemmia.

Le mamme di Radda, non si risparmiano, sempre con il sorriso e con tanta voglia di fare e dare lustro al loro splendido paese, capitale del Chianti.

Andrea Pagliantini

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