SAMBUCA (BARBERINO TAVARNELLE) – Poco più di un mese fa per la Sambuca la delusione per la sconfitta nella finale play-off contro la Grevigiana e poi l’ufficializzazione del cambio in panchina, con il passaggio alla guida da quella “storica” di Aldo Giorli alla novità di Gianluca Bertini.

Una decisione che, a mente fredda, ha lasciato deluso nelle modalità l’esperto tecnico ormai ex biancoverde.

“Sono stato chiamato dalla dirigenza della Sambuca a cose già fatte e dopo aver portato la squadra al terzo posto e ad una finale play-off – puntualizza l’allenatore – La decisione dicono era stata presa già da un paio di mesi. Visto quello che ho fatto per questa società, nove anni sono tanti ed anche difficili come i periodi covid, avrei ritenuto corretta un chiarimento sui presunti errori o di presunte decisioni sbagliate prima di una decisione definitiva, considerate  anche le grosse difficoltà avute nell’annata, vedi il miglior giocatore, Andrea Ricci, avuto a disposizione solo da fine gennaio in poi”.

“Ripeto – prosegue – nove anni dati a questa società in pieno e senza mai obiettare meritavano più attenzione. Poi devo aggiungere che quando mi è stato aggiunto che anche qualche elemento della squadra, su cui avevo massima fiducia, era favorevole al mio esonero, allora c’è davvero poco da obiettare: senza fiducia da parte del gruppo è giusta forse una decisione del genere”.

“Auguro comunque tutto il bene possibile a questa società che rimarrà per sempre nel mio cuore – conclude Giorli – Che possano raggiungere quell’obiettivo della promozione in Prima Categoria, che non sono stato capace di dargli”.

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