SCANDICCI – Lo Scandicci ha un nuovo allenatore: è Andrea Fattori, classe 1984, per quasi vent’anni centrocampista tra Serie D, Eccellenza e Promozione,con quasi 500 presenze in campionato tra Sestese (all’inizio e alla fine della carriera), Grassina (in due parentesi diverse), Pontedera, Monteriggioni, Castelfiorentino, San Donato Tavarnelle (per tre stagioni), Zenith Audax, San Miniato Basso, Pecciolese, Lampo.
Negli ultimi mesi aveva guidato gli Allievi regionali blues, come primo approccio alla panchina. In casa scandiccese, il d.g. Claudio Davitti assumerà la direzione sportiva della Prima Squadra con la collaborazione di Emanuele Viiano.
“Mi ritengo fortunato, lo Scandicci è una società d’Elite – ha detto Fattori – Da una parte è una responsabilità importante, dall’altra ho l’opportunità di allenare una delle squadre più importanti dell’area fiorentina. Sono contento, entusiasta, pronto”.
“Per me il calcio può avere tante facce. – ha proseguito – Bisogna vedere le caratteristiche dei giocatori che avremo, siamo al lavoro con la società da tempo, stiamo allestendo una squadra competitiva. Senza darci obiettivi, perché le squadre non si fanno con i nomi, ma con il lavoro, con le situazioni di campo. Sicuramente vorremo giocare un buon calcio, abbiamo il Bartolozzi che ci permette di fare un bel gioco. Io facevo il play davanti alla difesa, sicuramente la mia idea di calcio è quella di giocare, non certo speculare sull’avversario. Vogliamo riportare gente allo stadio, far rendere al massimo i giocatori”.
“Siamo lo Scandicci – ha aggiunto – certamente tutti ci aspetteranno e ci affronteranno con massimo rispetto. Ci saranno dei derby, non sarà un campionato semplice”.
Poi sull’ambiente: “Un ambiente professionale al massimo, una società organizzata da tutti i punti di vista. Sono rimasto contento, ci sono tutti gli ingredienti giusti per fare bene. La società si vede che viene da 16 anni di massimi livelli, dalla segreteria al materiale, alle strutture, tutto ciò di cui ha bisogno un allenatore. Tutti sono sempre disponibili, dalla società allo staff. E un Presidente sempre presente, con grande passione. Merita insieme alla società il rispetto da parte di tutti coloro che vanno in campo. E’ una società storica, c’è un ambiente bello, pulito, sereno, un punto di ritrovo sociale. C’è forma e sostanza, al Bartolozzi non manca niente. Da allenatore arrivare al Bartolozzi è una goduria, con un mezzo problema ci sono tante persone che lavorano dietro per far rendere al massimo una società organizzata sotto tutti i livelli”.
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