Francesco Sacconi

CERBAIA (SAN CASCIANO) – Ieri l’ufficializzazione da parte della società. Oggi le sue prime parole da tecnico del Cerbaia per la stagione 2023/24.

Francesco Sacconi, 39 anni a luglio, si racconta a SportChianti.

Per l’ex allenatore del Novoli tante le emozioni e le aspettative per questa nuova esperienza in terra cerbaiola.

Sacconi, che esperienze di panchina porta con sé?

“Vengo dal settore giovanile, poi Juniores a Novoli quando vincemmo la Coppa Toscana. Da lì 4 anni di prima squadra, sempre a Novoli e sempre in prima categoria. Il primo anno quarti, non si fecero i playoff per la forbice; il secondo anno terzi, senza playoff ancora per la forbice. L’anno scorso vincemmo tutti i playoff, anche la finale regionale, ma niente salita in Promozione. Quest’anno terzi in stagione e sconfitti in finale playoff contro la Libertas Barberino Tavarnelle”.

Era quindi arrivato il momento di provare una esperienza nuova?

“Di partenza è stato il Novoli che, dopo questi anni e i buoni risultati, sentiva comunque la necessità di cambiare. Quindi abbiamo preso questa decisione. Ho avuto tante richieste, ma Cerbaia mi è piaciuto da subito, mi sono piaciute le persone, l’ambizione. E’ una bella sfida che mi sento di raccogliere: approfitto per ringraziare il presidente Luca Presciutti, il direttore generale Silvio Cei (che conoscevo già da calciatore a Montelupo) e il ds Maurizio Maestrelli, che mi hanno fatto sentire da subito la prima scelta per fare qualcosa di importante a Cerbaia. Sono stai decisivi per la scelta che ho fatto”.

La realtà di Cerbaia la conosce?

“La conosco da avversario: è una piazza che ho sempre visto come una realtà ambiziosa, un ambiente caldo, con la squadra seguita dal paese. Questo mi piace: ho bisogno di stare in un posto dove si respira la passione, dove magari ti fermano anche per chiedere conto delle tue scelte. E in questi primi giorni sto avendo le conferme di quanto pensavo”.

La squadra com’è secondo lei?

“C’è una base importante, perché negli ultimi anni ha fatto bene. I risultati parlano chiaro. La società sa quello che deve fare sul mercato, ci siamo trovati d’accordo anche su questo”.

Ha fatto qualche nome?

“Sì ho fatto qualche nome. Il direttore sta lavorando, ha già avuto dei contatti. Ovviamente per fare un campionato di vertice servono buoni giocatori. Io ho dato delle indicazioni, ho comunque trovato persone preparate, conoscono i giocatori… . Sono sicuro che faremo un’ottima squadra”.

Le hanno dato un obbiettivo?

“Di fare bene, un campionato importante, di stare in alto in classifica, seguendo la mia storia e quella del Cerbaia. Sono giovane come allenatore, ma sono sempre arrivato nelle parti alte della classifica. Così come il Cerbaia del resto”.

Come staff chi porta con sé?

“Ho una preparatrice atletica, Alessia Mancini, ex olimpionica a Pechino, è un valore aggiunto. Da un punto di vista di preparazione mi trovo benissimo, perché segue il modo di interpretare il calcio come lo intendo io: bisogna stare bene fisicamente per un calcio aggressivo come quello che propongo”.

Le hanno detto vero che dovrà vincere i derby con la Sancascianese…?

“Certo che me l’hanno detto (sorride, n.d.r.), ma io spero siano 30 derby. Io mi aspetto tanto anche dalla piazza di Cerbaia. E’ importante, nel nostro piccolo, avere un seguito di pubblico, un paese che spinga la squadra. Io ho bisogno di un ambiente così: e secondo me anche i giocatori”.

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