Riccardo Panati

CERBAIA (SAN CASCIANO) – “E’ la prima volta che subentro a stagione in corso, in questi casi credo sia fondamentale iniziare a conoscere il carattere dei giocatori”.

Parole del nuovo tecnico del Cerbaia, Riccardo Panati, chiamato a guidare il gruppo poco più di un mese fa dopo un inizio stagione deludente dei biancoazzurri.

Da quel momento, un impatto immediato: dalla gara con la Sestese in campionato quattro vittorie ed un solo pareggio, con il primo gol subito all’ultima giornata prima della sosta.

Un impatto sicuramente notevole sul piano dei risultati, considerando la difficile situazione in classifica dopo la gara con la Ginestra.

Grazie all’ultimo filotto di risultati utili il Cerbaia arriva alla sosta in piena lotta playoff, con gli stessi punti di quarta e quinta classificata (Libertas Barberino Tavarnelle e Novoli) e a -7 dalla Sestese prima in classifica.

Mister, che squadra ha trovato al suo arrivo sulla panchina del Cerbaia?

“Prima del mio arrivo conoscevo poco il gruppo, avevo sentito i nomi di alcuni giocatori (Di Tommaso, Calonaci, Galli…), ma l’unico conosciuto personalmente era Manuel Cei. In questo senso le mie garanzie sono state il direttore sportivo Maurizio Maestrelli e il direttore generale Silvio Cei. Devo però fare i complimenti a chi mi ha preceduto, perché ho trovato una squadra ben allenata, in ottima salute dal punto di vista fisico. il problema del gruppo era soprattutto a livello psicologico, la squadra dopo gli ultimi risultati era un po’ giù di testa”.

In questo senso, qual è la prima cosa su cui ha iniziato a lavorare?

“E’ stato utile guardare la gara precedente al mio arrivo (il pareggio per 3-3 nel derby con la Sancascianese, n.d.r.) per farsi un’idea. Poi ovviamente, col primo allenamento il martedì e la prima partita la domenica è impossibile preparare grossi cambiamenti tattici, ho chiesto ai giocatori cosa pensassero ci fosse da cambiare e ci siamo concentrati su quell’aspetto. Tornando alla gara con la Sancascianese, mi è sembrato chiaro che servisse un cambiamento in fase difensiva: se segni 3 gol in trasferta è impensabile rischiare di tornare a casa con 0 punti, e in quell’occasione ci siamo andati vicino”.

Proprio questa solidità difensiva è stata fondamentale per raggiungere questa serie di risultati, a partire proprio dalla gara con la Sestese, una partita molto nervosa sbloccata solo nel finale, che ha visto in campo due squadre molto solide. Che cosa avete cambiato in questo aspetto?

“L’aspetto che mi preme sottolineare è che non abbiamo lavorato sulla difesa, ma sulla fase difensiva, è un processo che passa per tutta la squadra. Dopo la gara con la Sancascianese ho dovuto chiedere a tutti, a partire dagli attaccanti, più sacrifici in questo senso, e siamo stati ripagati, la solidità è rimasta anche nelle partite successive. Fino a quel momento eravamo sicuramente molto pericolosi davanti, dove abbiamo un reparto folto e con molti giocatori importanti (Di Tommaso è un grande realizzatore, Pesalovo un grande giocatore di sacrificio, Calonaci, Marino e Calvetti portano molta qualità), ma dovevamo cambiare qualcosa a livello mentale per soffrire meno in difesa. Per puntare alle zone alte della classifica è fondamentale subire pochi gol, difficilmente le squadre che a fine anno portano a casa risultati segnano 60 gol ma ne subiscono 50”.

Per concludere, che cosa si aspetta per la prossima parte di stagione?

“Abbiamo giocato 5/6 buone partite (considerando anche il turno di coppa), spero di continuare così. Quando sono arrivato mi è stato chiesto di migliorare la classifica, non ho in testa una posizione particolare, vogliamo solo continuare a far bene. Di fronte a noi ci sono ottime squadre, la Sestese è una corazzata, e anche Novoli e Malmantile sono buone squadre allenate bene. Inoltre, tutte le gare in questo girone sono partite molto equilibrate, pensando anche alla nostra gara con il Legnaia, in cui nonostante un buon numero di occasioni siamo riusciti a passare in vantaggio solo nel finale. Nella seconda fase di campionato poi saranno tutti molto agguerriti, sia chi deve raggiungere un piazzamento per i play-off sia chi deve lottare per la salvezza; dunque, dobbiamo continuare su questa linea e cercare di migliorare”.

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