GREVE IN CHIANTI – Tutti in “campo”, ogni giorno, nella vita come nello sport, contro la violenza di genere.

Una nuova panchina rossa al fianco delle donne perché la violenza non passi inosservata, interrompa la quotidianità e faccia riflettere.

Un’altra testimonianza, un’altra seduta, questa volta installata all’ingresso del campo sportivo “Walter Franchi” di Greve in Chianti, che si tinge di rosso per denunciare il femminicidio e ogni forma di discriminazione.

La campagna di sensibilizzazione nasca da un progetto della Asd Grevigiana che, in collaborazione con l’amministrazione comunale, ha organizzato presso l’impianto, un incontro con la dottoressa Selvaggia Prevete dell’associazione Centro antiviolenza Artemisia di Firenze.

L’iniziativa, rivolta alle bambine e ai bambini della scuola calcio ed ai loro genitori, si è posta l’obiettivo di esortare le famiglie a fare “gioco di squadra” per promuovere e difendere la cultura dei diritti e l’uguaglianza di genere, in particolar modo nella dimensione sportiva.

In questa occasione, nello stadio di Greve in Chianti, è stata inaugurata una panchina rossa, simbolo del posto vuoto lasciato dalle donne che non ci sono più, strappate alla vita dalla violenza avvenuta per mano di uomini.

La panchina è stata dipinta dai bambini e dalle bambine della Asd Grevigiana, invitati a praticare lo sport dell’amicizia e del rispetto.

All’iniziativa hanno preso parte l’assessora alle politiche giovanili Ilary Scarpelli e il consigliere comunale delegato allo sport Paolo Tepsich.  

“Un’iniziativa importante, quella organizzata dalla Grevigiana – ha commentato Tepsich – attenta e sensibile alla necessità di svolgere attività di informazione e sensibilizzazione sul territorio, con il coinvolgimento diretto delle famiglie che frequentano la scuola calcio. L’incontro ha messo al centro un tema delicato e complesso, un fenomeno che nasce da un grave problema culturale e sociale e riguarda tutti, uomini e donne, ed è stato affrontato attraverso il supporto di esperti qualificati”.

“Le panchine sono simboli di memoria e di lotta, simboli del contrasto alla violenza di genere, che anche in questo contesto sono fondamentali per educare i più piccoli a confrontarsi con rispetto e dare l’esempio ai più giovani” ha aggiunto l’assessora Ilary Scarpelli.

“La seduta appena inaugurata – ha rimarcato – è un segno tangibile dell’impegno civico intrapreso dalla società calcistica che vuole stare al fianco delle donne che soffrono. E ricordare coloro che hanno perso la vita a causa dei loro mariti, compagni, parenti, amici”.

“Un modo – ha concluso – anche per invitare le donne, prigioniere di violenza e mortificazioni fisiche, morali, psicologiche ed economiche, ad uscire dal tunnel e a voltare pagina, perché un’altra vita è possibile e aspetta di essere vissuta con dignità”.

“Un lunedì pomeriggio piacevole e costruttivo – dicono dalla Grevigiana – per affrontare con i bambini la tematica della partita di genere e del contrasto alla violenza”.

“La panchina – conclude la società gialloblu – è stata realizzata grazie al lavoro del nostro consigliere Giovanni Bellucci ed i bambini Elisa Sotgiu, Marco Palazzini, Mattia Agnelli, Brando Rosi, Federico Giannetti, Samuele Pagni, Tommaso Messeri e Tommaso Falsetti

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