Cellini insieme al vice Castellani

GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – “Nello spogliatoio c’è aria di festa, ovviamente. Ma prima pensiamo all’ultimo impegno che è molto importante, non vogliamo finire con una brutta figura”: felice ma non perde la concentrazione Marco Cellini, il condottiero del Grassina Juniores che ha vinto il proprio girone nella regular season.

“Poi ci concentreremo sulle finali – spiega intervistato sul sito ufficiale della società – perchè vincere un girone è bellissimo ma bisogna poi coronare l’obiettivo. I ragazzi sanno che qualsiasi avversario ci toccherà, sarà di ottimo livello. Arriveremo preparati”.

“Le partite decisive – spiega riavvolgendo il nastro dell’annata – secondo me sono state in casa del Mazzola su un campo ostico e a Sinalunga, dove siamo andati molto vicini a portare via i tre punti che ci avrebbero consegnato il campionato. Sono state le due gare che ci hanno dato la consapevolezza finale togliendoci alcuni dubbi che erano rimasti nel girone di andata”.

Nel corso della stagione la squadra è cresciuta: “Nelle prime gare di campionato avevamo fatto molta fatica in trasferta, portavamo via solo pareggi. Ma coi ragazzi non abbiamo mai mollato, sapevamo che ci saremmo tolti soddisfazioni anche fuori casa”.

E con la perla del derby con l’Antella, vinto 4-2 dallo 0-2: “E’ stata una clamorosa prova di forza. Non abbiamo mai perso la calma anche a fine primo tempo, ma abbiamo continuato a giocare con consapevolezza delle nostre qualità. Sapevamo che all’Antella sarebbe stata durissima: campo piccolo, la rivalità si sente anche a livello giovanile. Eppure l’abbiamo portata a casa di voglia e di rabbia. Bravi noi”.

Una squadra votata all’attacco: “E’ dovuto prima di tutto alla qualità dei ragazzi: senza quella è tutto più difficile – aggiunge – Di mio c’è poco, soltanto averli compattati anche sul piano psicologico, perchè le qualità di questa squadra non potevano rimanere inespresse”.

Diego Rossi Lottini, Colasuono e Gjana sono degli ottimi finalizzatori – spiega – ma possono dare tanto anche in termini di corsa. A inizio anno ho detto al gruppo che volevo giocare con più elementi di qualità possibili, perchè volevamo vincere divertendoci. Col lavoro di tutti nella doppia fase, è stato possibile”.

Qualche ragazzo è già pronto in rampa di lancio per la prima squadra: “Ho sempre detto ai giocatori che il passaggio dagli Juniores alla Prima Squadra va preso con le molle, perchè si va a respirare un altro calcio e non si può pensare di poter insegnare qualcosa a qualcuno. Se rimarranno umili, penso che in diversi potranno dare una mano anche ai più grandi”.

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