Le avevamo perse tutte le ultime 4 trasferte. Ripartivamo bene in casa e poi frittatona fuori.

Venezia, Roma con la Lazio, Torino con la Juve, Empoli: 4 brutte trasferte per 4 motivi diversi, tutte perse con un solo gol di scarto.

Avevamo bisogno di capire il perché, avevamo bisogno di invertire una tendenza che ci deprimeva ma che soprattutto ci rendeva una classifica deludente, per quanto espresso.

Era così importante questa vittoria, così cercata e voluta dal gruppo che infatti siamo stati costretti a fare cose anomale, per la nostra sciocca normalità.

Biraghi ha tirato una punizione straordinaria ad oltre 3 anni dall’ultima. Sottil ha giocato una partita ordinata, senza buttare mai via il pallone, senza atteggiarsi a divo di Hollywood come purtroppo gli accade spesso.

Nico Gonzalez ha potuto giocare dall’inizio a quando è stato sostituito senza mostrare segni di infortunio. Vlahovic incazzato come una scimmia al fischio finale, costretto a non rilassarsi mai esattamente come noi, e arrabbiato per quel gol preso a 5 minuti dalla fine che poteva costarci caro.

Tutti ingredienti nuovi che portano sicuramente beneficio alla Fiorentina.

E se non potremo sperare in un gol a settimana del nostro capitano, di sicuro però potremo contare su due esterni in più che fino a oggi per svariati motivi ci erano mancati.

E su un ragazzone che non solo fa gol di continuo, ma che ogni giorno che passa sente sempre più la responsabilità sulle sue spalle e non vuole mollare un millimetro.

In particolare è stata sublime la prestazione dell’argentino che non ha paura di niente e dimostra di saper rifinire veramente con grande classe. Vedremo se avrà medesime capacità anche in fase conclusiva, in tal caso saremo di fronte ad un vero e proprio crack.

Adesso ci troviamo di fronte alla gara più facile della stagione, la classica partita in cui un tifoso della Fiorentina sa benissimo che è più facile uscirne delusi che sereni.

Nostro dovere sarà quello di riuscire ad imitare esattamente quello che hanno fatto tante squadre prima di noi: spingere forte la prima mezz’ora, fare 2 o 3 gol immediatamente, poi controllare e non farsi male.

Ecco, da quando ho 3 anni (sono vicino ai 41) una partita della Fiorentina che si è strutturata così non l’ho praticamente mai vista. Frugatevi immediatamente nei punti più oscuri del vostro corpicino e auguriamoci almeno stavolta che vada tutto esattamente come speriamo.

Rimarrebbero poi le ultime due gare del girone di andata per provare a raggiungere la strabiliante quota di 33-34 punti, un punteggio talmente erotico che mi auguro possa risvegliare antichi bollori anche dalle parti del nostro presidente Rocco che come sappiamo non è al meglio a causa di una polmonite.

Questo signore è voluto venire in Italia in un periodo così complicato per vedersi più di una partita all’addiaccio e magari parlare con qualche procuratore, mettendo a repentaglio la sua salute già cagionevole.

A vederlo dall’esterno, sembra un segnale di interesse veramente enorme.

Voglia di risolvere le problematiche contrattuali, voglia di rilasciare dichiarazioni che sottolineino come lui sia sempre stato alle regole e molti altri no, voglia di far capire a questa parte di mondo che lui parlerà pure uno slang italiano di rara bruttezza e ineleganza ma che non è affatto qui per regalare soldi a questo sistema ultra-marcio né per farsi prendere in giro.

Tanti auguri Rocco, ti vogliamo qui più forte che mai. E magari anziché rivangare l’imbarazzante Iachini, ci presenti un nuovo esterno d’attacco. Che ne dici?

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