POGGIBONSI – Alla vigilia della sfida contro l’Unpomezia, il portiere del Poggibonsi Francesco Pacini fa il punto della situazione di queste prime giornate di campionato.
Che hanno visto i leoni giallorossi, nel girone E di Serie D, ben presenti, con un buon bottino di punti (10) e una difesa quasi insuperabile.
“Contro il Trestina a livello personale ho offerto una buona prova – inizia Pacini – Chiaramente la società, quando ha compiuto la scelta di puntare su un over in porta, ha riposto nella mia figura forti aspettative”.
“In Serie D – ammette -impiegare il portiere vecchio non è una soluzione che va per la maggiore e quindi è naturale che il mister, lo staff, i miei compagni e la dirigenza desiderino performance sopra la media da parte mia”.
“Alle spalle – prosegue Pacini – ho un ragazzo con delle potenzialità interessanti e che sta crescendo. Venè avrà un buon avvenire se continuerà ad allenarsi con questo entusiasmo. Cerco di aiutarlo, partendo ovviamente dal presupposto che il mio ruolo, come quello di tutti, è incentrato sulla concorrenza”.
“Credo che ci sia da essere contenti per quello che stiamo facendo – dice ancora – ma allo stesso tempo è obbligatorio mantenere un profilo basso, perché questo campionato, come abbiamo visto nelle prime cinque giornate, vive sul filo dell’equilibrio. A determinare è l’interpretazione delle partite. Se assumiamo l’atteggiamento dell’ultimo periodo, diventiamo una squadra dura da battere; se invece abbassiamo il livello dell’attenzione, rischiamo di rimediare figuracce come accaduto a Scandicci”.
“L’UniPomezia – guarda avanti – costituirà un banco di prova importante per vedere di che pasta siamo fatti. La trasferta nasconde tante insidie. Loro faranno di tutto per uscire da una situazione di classifica non semplice. Potremmo così constatare se la lezione di Scandicci è stata assimilata oppure no”.
“Spesso – conclude Pacini – parlo di senso di coesione. Quando lo faccio intendo tutte le componenti: società, squadra e tifosi. Abbiamo bisogno della vicinanza dei nostri sostenitori, anche per colmare quelle differenze strutturali che possono sussistere con le formazioni tecnicamente più avanti di noi. Se rimaniamo uniti, possiamo toglierci le nostre soddisfazioni. Mi piacerebbe che la piazza si affezionasse a questo gruppo come fece con quello del 2014-2015, la mia prima annata in giallorosso Bisogna essere pragmatici: il nostro obiettivo è la salvezza. Serve rimanere concentrati su quello”.
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