Paolo Gimignani, Grevigiana

GREVE IN CHIANTI – Quella che sta per iniziare il suo percorso di campionato (e Coppa Toscana) di Prima categoria, è una Grevigiana yè-yè (per dirla parafrasando la Fiorentina del secondo scudetto).

Giovane, giovanissima (il più “anziano” ha 26 anni), guidata da un tecnico alle prime esperienze in categoria, dopo una vita passata in panchina nelle giovanili.

Perché quello sposato da Paolo Gimignani è un progetto chiaro e delineato, che qui a Greve in Chianti punta con decisione sui giovani del territorio.

Ne avevamo parlato tempo fa con il direttore sportivo, Cristian Casci. Lo facciamo alla vigilia dell’inizio della stagione ufficiale proprio con mister Gimignani. 

# L’INTERVISTA/ Cristian Casci: “Per la Grevigiana è iniziato un progetto che guarda lontano”

Che Grevigiana si è trovato?

“E’ una squadra tipo quella dello scorso anno, fatta di giovani, alcuni purtroppo con il Covid hanno deciso di smettere. Abbiamo anche un 2004 in rosa. E’ tutta da scoprire: partiamo in salita per la categoria, ma con un sacco di entusiasmo. Il nostro è un progetto con il quale siamo partiti e nel quale crediamo. Ci manca un po’ di esperienza, ma abbiamo molti ragazzi bravissimi dal punto di vista tecnico”.

Il legame con il territorio?

“Mi piacerebbe vederlo sugli spalti, visto che sono tutti ragazzi del posto. Spero che questo riesca a portare tante persone allo stadio. Secondo me ci dovrebbero essere. Dalle prime amichevoli si sono già viste cose interessanti”.

Come sono andate le amichevoli?

“Abbiamo giocato con la Chiantigiana (giocano in Eccellenza, non si sono mai fermati in pratica), un test interessante con una settimana di lavoro sulle gambe. Poi abbiamo giocato contro il San Polo, ho provato anche diversi Juniores: ho visto molte cose buone”.

Insomma, c’è entusiasmo…

“Non vediamo l’ora di partire. Io ho giocato tanto in categoria e so come funziona. Nel campo di Greve in Chianti i nostri avversari dovranno correre molto, perché è ampio e noi fiato e gambe ne abbiamo. Per me è affascinante. Sono nuovo per questa categoria, sono sempre stato nelle giovanili, anche io ci metterò qualche errore. Ma li conosco tutti i mieri ragazzi, c’è grande sintonia: li vedo tranquilli, si divertono”.

Chiudiamo dando uno sguardo al girone: è quello fiorentino, molto duro…

“E’ un po’ duro, lo sappiamo. Ma ci misureremo in campo. Un ciclo deve partire, ed è partito. Il nostro obiettivo è salvarsi, facendo però un calcio propositivo. Vogliamo creare un certo tipo di filosofia che ci caratterizzi. Vogliamo avere un’identità”.

La Grevigiana 2021-2022

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