Non tutto il male viene per nuocere, recita un celeberrimo adagio.

E sebbene qui di male ne sia stato fatto tantissimo negli ultimi 4-5 anni sia dal fato che dagli uomini, l’ultimo brutto episodio – l’addio di Gattuso – potrebbe davvero essere stato uno dei migliori crocevia degli ultimi tempi.

Se Gattuso fosse rimasto probabilmente avremmo avuto un mercato ancor più sfavillante (per ora è buono, ma io spero ancora in qualcosa in più ovviamente) e una garanzia tecnica e umana.

Ma con Italiano non stanno affatto mancando questi due pregi, in più stiamo iniziando a mostrare un gioco entusiasmante come da tempo non si vedeva.

L’impressione è che ci si ritrovi una Fiorentina “Malesani style”: una squadra che cerca alternative soprattutto sulle fasce, si lascia andare qualche volta ad un lancio lungo, gioca con la difesa molto alta e che rischia di farsi infilare molto spesso pur di cercare sempre una proposta di gioco con almeno 5 o 6 undicesimi.

Una visione di gioco esattamente identica a quella che ha da sempre Firenze e che sta mettendo d’accordo tutti, nonostante le sole due partite giocate.

Niky Gonzalez si conferma un vero top, altro che Ribéry. L’argentino corre per 3, attacca, difende, contrasta, fa fallo, rifinisce, conclude con la veemenza tipica del sudamericano ma anche con classe.

Per altro c’è da sottolineare come pur mancino, giochi a sinistra. Oramai è diventato quasi un “must” invertire le fasce per permettere alle ali di rientrare e tirare o crossare verso la porta, nel suo caso invece sembra funzionare la vecchia scuola.

Del resto, anche se arrivasse sul fondo e crossasse, in area si ritroverebbe quel favoloso cigno che è diventato Dusan Vlahovic, probabilmente tra i 3 giocatori più forti del campionato.

E dire che a me non piaceva affatto quel ragazzone serbo… . Sono bastate poche settimane di “Cura Prandelli” per trasformarlo da bambolone di due metri che fa gol col contagocce a gigante indomabile che stoppa e mette giù ogni singolo pallone, oltre che finalizzarne alla perfezione quasi uno a partita.

Ci siamo resi conto di cosa sono significati a livello di crescita, ben due anni tra Montella e Iachini? Cesare non avrà portato niente sotto il profilo dei punti e del gioco, ma ci ha restituito un diamante da un pezzo di vetro.

E Italiano con 10/11 della formazione della scorsa stagione ha fatto vedere come si possa comunque giocare a calcio, mixando equilibrio ed entusiasmo.

L’allenatore in questo giochino, soprattutto adesso che il campionato italiano si sta indebolendo molto sotto il profilo dei “campioni” rimasti, conta quasi come mezza squadra.

Adesso serve un ultimo sforzo sul mercato.

Se difensivamente parlando siamo totalmente al completo, possiamo dire che con Torreira (speriamo sia a posto fisicamente, visto che negli ultimi 2 anni ha giocato poco) a centrocampo siamo quasi in troppi.

Servono però alternative in attacco. Un vice-Vlaovic non esiste, a meno che non si consideri per davvero Kokorin come un calciatore. Ma soprattutto non ci sono alternative serie sulle fasce, a meno che non si consideri Sottil.

Il giovane non più giovanissimo virgulto viola è un po’ il bel ragazzo dalle belle ciglia: tutti lo vorrebbero però di fatto nessuno lo piglia.

A me sembra chiaro che si stia parlando di un ragazzo che ha notevoli potenzialità tecniche, ma è altrettanto chiaro che se non si sbriga a farle maturare ed a metterle in mostra rischia di perdere un altro treno e noi con lui.

Se il Sassuolo lo volesse come parziale contropartita di Berardi, lo cedereste definitivamente?

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