Camminare si sa, fa bene: fa bene al cuore, al sangue, al corpo e alla mente.
Ovunque si vada, che sia una passeggiata intorno a casa o una ben più impegnativa ascesa alla vetta di una montagna, il movimento del corpo asseconda quello della mente.
Si può camminare da soli ed è bello. Si può camminare in compagnia ed è certamente più bello. Oppure si può camminare con un cane è tutto diventa bellissimo e sorprendente perché un cane, attraverso il suo guardare e fiutare, amplifica il nostro mondo e, sorvegliando il territorio, ci rende più tranquilli sui nostri passi.
Cesare Pavese scrisse così: “E’ bello girare in collina insieme al cane: mentre si cammina, lui fiuta e riconosce per noi le radici, le tane, le forre, le vite nascoste e moltiplica in noi il piacere delle scoperte”.
Tutti i cani si divertono e sono felici a camminare. Ma in particolare esiste una razza un po’ speciale che vale la pena di raccontare. Sono i cani delle Alpi Apuane, o anche chiamati cane da Pastore Apuano.
Cani originari delle nostre Alpi Apuane che si trovano nella zona nord ovest della Toscana, dove la natura è selvaggia e le montagne sono tanto belle quanto difficili, faticose e pericolose.
I pastori “umani” si avvalgono, da sempre, dell’aiuto di due tipi di cani da lavoro per gestire, muovere e difendere le mandrie: un tipo di cane veloce e scattante, particolarmente intelligente e obbediente per muovere il gregge e altri più grandi e potenti (tipo maremmani) per la difesa degli animali in caso di attacchi dei predatori.
Il pastore delle Apuane è una razza antica che come fisionomia assomiglia al lupo. Sono cani da conduzione e spinta del gregge. Colori e pelo sono molto particolari, si va dal nero ad un più curioso grigio cenerino pezzato, detto “merle”.
Sono molto agili, intelligenti, obbedienti, capaci di imparare bene i comandi. In certi casi sanno persino imparare i nomi degli alpeggi in cui, senza bisogno del pastore, portano da soli le mandrie.
Equilibrati e diffidenti, come tutti i cani pastori selezionati nel tempo per lavorare a fianco dell’uomo e condurre in sicurezza le mandrie, sono anche molto reattivi quando si tratta di sentire un pericolo nelle vicinanze. Scappano e abbaiano. Ci mettono in guardia senza cacciarsi nei guai.
Molti esemplari sono impiegati, proprio per le loro caratteristiche, non solo nelle discipline sportive legate a obbedienza e agilità, ma anche nei percorsi di pet therapy.
Instancabili, si muovono bene su tutti i terreni, in particolare su terreno montano, sulle rocce, lungo i torrenti e sono capaci di fare molto dislivello e grandi distanze.
Ecco perché sono davvero una buona compagnia per chi fa trekking!
Ovviamente è bene ricordare che tanti cani attendono un “padrone umano” al canile e che averne uno non è un gioco ma è sempre responsabilità e impegno in ogni momento della nostra e della sua vita, soprattutto nella fase della sua educazione.
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