TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – La scelta di non ripartire nel campionato di Eccellenza femminile (poi non ripresa per la rinuncia di 8 squadre su 10). Ma la sorpresa di sentirsi richiedere adesso il saldo dell’ultima rata di iscrizione da parte della Federazione.

Il Lebowski non ci sta. E scrive così una lunga lettera (che si può leggere a questo link) al presidente del Comitato Regionale per spiegare le proprie ragioni.

“Proprio in un periodo nel quale si fa un gran parlare del sostegno e del rilancio dello sport di base, oltre che una gran retorica sulla “salute” e i “territori” – scrive il CSL sui propri social – all’atto pratico invece si continua a fare tutto l’opposto. La questione non è tanto relativa al mero importo della rata, ma è di principio, è politica”.

“La scelta per noi è stata in realtà molto semplice – scrive la società – pensare di giocare un campionato – o meglio uno scampolo di campionato – “per forza”, facendo correre rischi sanitari non indifferenti alle nostre atlete e prevedendo spese ingenti per l’attuazione dei protocolli senza nessuna garanzia di rimborso, oltretutto senza la possibilità della presenza di pubblico, ci è sembrato privo di senso. E così è stato per quasi tutte, visto che 8 squadre su 10 hanno rinunciato a ripartire e che quindi il campionato di Eccellenza femminile Toscana 2020/2021 non è mai ripreso”.

“Il presidente del nostro Comitato Regionale – spiega il club – si è impegnato a far arrivare la lettera anche ai vertici nazionali. Ma questa è solo la prima di una serie di cose che ci ripromettiamo di dire a voce alta nel prossimo periodo, perché la tutela e il rilancio dello sport dilettantistico non possono limitarsi a essere frasi fatte da ripetere per risultare brillanti in qualche dichiarazione pubblica. Sono in realtà cose necessarie e fattibilissime, se solo si avesse la volontà politica di farle. E ci pare proprio che serva un cambiamento di rotta totale”.

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