ROMA – Cosimo Sibilia è ancora il numero uno della Lnd, come era scontato. L’Assemblea Elettiva della Lega Nazionale Dilettanti, tenutasi ieri presso l’Hotel Hilton Rome Airport di Fiumicino, nel rigoroso rispetto di tutte le normative anti-Covid, lo ha confermato con l’87% delle preferenze come Presidente della Lnd per il secondo mandato consecutivo.

Sibilia, dal 28 gennaio 2017 alla guida della componente più numerosa del calcio italiano, rimarrà in carica fino alla scadenza del prossimo quadriennio olimpico.

Nell’occasione sono stati eletti anche il vicario Ettore Pellizzari, già numero uno del CPA Trento, e i tre vicepresidenti d’area Antonello Cattelan (Nord), Giammario Schippa (Centro) e Santi Lo Presti (Sud), già Presidente del Comitato Regionale Sicilia. Risulta così rinnovato completamente il Consiglio di Presidenza.

Sibilia ha riassunto il programma vasto e articolato del prossimo quadriennio: ”In primo luogo va affrontato il tema della Legge sullo Sport proposta dall’esecutivo in carica fino a pochi giorni fa. Come Lega Nazionale Dilettanti, abbiamo espresso ferma contrarietà in ordine all’abolizione del vincolo sportivo, nei termini previsti dal provvedimento licenziato dal Governo, nonché al regime riservato anche alle Società dilettantistiche e giovanili per quanto attiene la disciplina dei contratti di lavoro sportivo. In sede di audizione, è stato evidenziato quanto peraltro in più occasioni era stato ribadito in ambito federale, ossia che l’abolizione del vincolo, così come ipotizzata, rappresenta una grave minaccia per l’attività delle Società ed Associazioni sportive dilettantistiche, che non potrebbero così programmare la partecipazione ai Campionati e procedere adeguatamente con la valorizzazione dei giovani”.

”Per quanto attiene i contratti di lavoro sportivo – ha proseguito – abbiamo detto con forza che la stragrande maggioranza dei club della Lega Nazionale Dilettanti si regge sul volontariato e che, pertanto, il sistema individuato non sarebbe affatto sostenibile, comportando una maggiorazione dei costi e l’aumento degli adempimenti richiesti. Va precisato che il sistema coinvolgerebbe 9.000 Società e circa mezzo milione di tesserati. Inoltre, secondo il contenuto del provvedimento legislativo, risulterebbe applicabile anche al mondo dilettantistico una disciplina che attualmente caratterizza il professionismo, laddove il vincolo di tesseramento finisce per coincidere con la durata del contratto economico. Tutto questo è inaccettabile!”.

Sibilia ha ribadito il punto di vista della LND:” Ci batteremo fino alla fine per contrastare l’entrata in vigore della Legge di Riforma dello Sport in Italia che, così come concepita, rappresenterebbe il colpo di grazia per il nostro movimento il quale, tra l’altro, attende ancora i promessi ristori dovuti alla pandemia. E qui apriremo un altro fronte con le Istituzioni, a salvaguardia del sistema dello Sport dilettantistico che attende ancora oggi i ristori promessi per i danni causati dalla pandemia. Non servono interventi a pioggia ma mirati ed efficaci per la realtà rappresentata dalla Lega Nazionale Dilettanti, sia a livello di Associate che a livello di capillare organizzazione sul territorio nazionale”.

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