Stefano Alari, Antella

ANTELLA (BAGNO A RIPOLI) – Antella-Signa era in programma per lo scorso 25 ottobre. Chissà quando e se quel match della terza giornata del campionato di Eccellenza si giocherà mai.

Domani potrebbe essere un giorno importante per capire se il massimo campionato regionale ricomincerà davvero. Ma le incognite restano sempre tante, in attesa della possibile decisione del Consiglio Federale della Lega Nazionale Dilettanti.

“Aspetto che decidano, non voglio farmi illusioni come altre volte” commenta il tecnico dell’Antella Stefano Alari, alla vigilia di un giorno che potrebbe essere cruciale.

“Ovviamente sarei contentissimo di ripartire – spiega – per la passione per questo sport che ci è stata negata in tutti questi mesi. Certo è che restano tanti punti interrogativi da risolvere. I costi dei tamponi chi li sosterrà? E il format del campionato come verrà modificato?”.

“Da quel venerdì in cui fu fermata l’attività – va avanti Alari – noi non abbiamo davvero più fatto nulla. I ragazzi vanno a correre in forma individuale per tenersi in forma: so che avrebbero davvero tanta voglia di ricominciare, anche perché lo sport è una bella valvola di sfodo per la vita quotidiana”.

Una ventina di giorni di preparazione poi si potrebbe ripartire: “Ma domani verrà davvero presa una decisione? Non ne sarei così sicuro, dato anche il cambio di Governo nel frattempo. Per questo non mi faccio llusioni. E poi, se si decidesse di ripartire, bisognerà capire come: pensare di fare solo il girone d’andata, ripartendo dalla terza giornata e con le retrocessioni non credo sarebbe accettabile”.

“Comunque – conclude Alari – per me lo sport resta una salvaguardia a 360 gradi per la salute: meglio fare lo sport con i protocolli che far andare in giro i ragazzi senza regole. Anche per questo io l’ho sempre detto, a costo di essere controproducente per la mia categoria: per me avrebbe avuto anche più senso far ripartire prima il settore giovanile, perché davvero ai ragazzi lo sport manca tantissimo”.

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