CHIANTI FIORENTINO – E’ vero che mancano diverse partite da recuperare, ma dopo le prime 6 giornate di campionato le tre squadre fiorentine del girone E di Serie D hanno messo insieme in totale appena 10 punti.

Una miseria, specie se si prendono in considerazione Grassina e Scandicci che lo scorso anno erano state le grandi rivelazioni del campionato, veleggiando in zona play-off fin da subito.

Ancora a quota 0 lo Scandicci, che deve recuperare due gare. Appena a quota 4 il Grassina, che ne deve recuperare una (molto difficile, a Siena). Ovvero ultimo e penultimo posto in classifica.

Discorso un po’ diverso per il San Donato Tavarnelle, che ha messo insieme 6 punti e che deve comunque ancora recuperare ancora 3 partite e teoricamente potrebbe addirittura mettere nel mirino il primo posto (a quota 12).

Quello che c’è di vero, però, è soprattutto l’inconsistenza tecnica di un campionato così, come si sta trascinando la Serie D.

Il Grassina è tornato ieri in campo dopo più di 40 giorni. Il San Donato Tavarnelle non gioca da metà ottobre. Dello Scandicci abbiamo perso il conto delle partite rinviate più e più volte.

Inconcepibile che un campionato che ha dei costi altissimi per le società, venga portato avanti così: costringendo le squadre a dei continui stop and go, tra positività al covid, allenamenti fermati e ripresa, totale incertezza sulle date delle partite. E la mancanza, ancora, di un protocollo serio.

Domenica prossima dovrebbe ripartire la regular season con il programma completo della settima giornata (ma rimangono ancora da recupere 9 partite precedenti). Quanti match si giocheranno in realtà?

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