Tre punti che possono servire per il morale, anche per la classifica visto che siamo agli inizi e vincerne una significa salire molto, ma che in fondo non cambiano le cose.

La Fiorentina è una “non squadra”, che ha buone individualità e buone alternative, ma che non riesce a costruire alcunché di decente.

Chiunque giochi in attacco non funziona, ieri addirittura Iachini se n’è inventata un’altra delle sue, mettendo Callejon punta centrale (ruolo che aveva ricoperto raramente in carriera), annullandolo completamente.

Vlahovic al suo fianco ha perso il 95% dei palloni e Kouamé e Cutrone (loro sostituti) non hanno fatto molto meglio, qualcosa tutto questo vorrà dire.

L’unico che riesce a fare qualcosa offensivamente parlando in questa Fiorentina è Ribéry, questo solo perché il suo tasso tecnico è qualcosa di sideralmente più elevato rispetto a quello di chiunque altro.

Il problema è che il francese su poco meno di 50 partite a disposizione da quando è arrivato ne ha giocate la metà e di quella metà ha inciso fattivamente su 6 o 7 gare, non oltre.

Nessuno apre bocca su di lui, perché talmente è grande la sua carriera e talmente alto il suo livello che puntare il dito su di lui potrebbe sembrare assurdo, arriverà però il tempo in cui dovremo fare un bilancio anche sulla sua avventura.

Ennesimo nuovo infortunio per Pezzella, al suo posto abbiamo visto per la prima volta Martinez Quarta con lo spostamento in zona centrale di Milenkovic.

Non male l’argentino soprattutto a livello di ordine (non ha buttato via un pallone), in mezzo però è bastato un gigante d’esperienza come Okaka per metterci tutti in seria difficoltà.

Infine, nota di merito per Castrovilli, autore di una doppietta deliziosa (più un assist).

Senza di lui (e senza un paio di strepitose parate di Dragowski) non avremmo vinto neanche stavolta e di squadre peggiori dell’Udinese ce ne sono pochissime. Peccato per la sua esultanza un po’ polemica, l’ennesima in questi ultimi anni.

Evidentemente il pubblico e la stampa di Firenze mettono troppa agitazione nei ragazzi che vestono la maglia viola. Strano, visto e considerato che oramai da anni siamo una squadra senza obiettivi e senza alcuna pretesa e non ricordo mai critiche eccessive nei confronti dei giocatori.

Più probabilmente sono gli stessi nostri giocatori ad essere incapaci di soffrire anche la minima tensione.

Sarà bene per la loro carriera, ma soprattutto per il mio fegato, che le cosine del loro lavoro le prendano con maggior serenità rendendosi conto che stampa e pubblico sono componenti imprescindibili della loro splendida professione.

Ogni 3-4 mesi ci ritroviamo con un ragazzo che fa gol e ci zittisce… . Francamente la cosa inizio a non sopportarla più.

Questa vittoria blinda ulteriormente la panchina di Iachini e lo dico con non poca tristezza.

La Fiorentina non progresce, non gioca bene e se vince le partite è perché in qualche momento della gara è salita in cattedra qualche individualità.

Cercate di ricordare a memoria una delle ultime volte in cui la Fiorentina abbia giocato un buon calcio… . Ricorderete solo grandi azioni (quasi esclusivamente di Ribéry) oppure andrete troppo indietro coi ricordi.

Ma non è l’ora di tornare a guardare le nostre partite con piacere?

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