SAMBUCA (BARBERINO TAVARNELLE) – Niente Sambuca-Castellina Scalo oggi. Le due squadre hanno infatti deciso di non scendere in campo, presentando una “memoria” all’arbitro. Adesso ci sarà da vedere cosa deciderà il giudice sportivo, ma si va verso un probabile 0-3 a tavolino per ciascuna squadra.
Il caos Covid-19 impatta da settimane sul calcio dilettantistico, e all’orizzonte non ci sono certe grandi speranze. Fra partite rinviate e quarantene che fanno saltare settimane di allenamenti.
Quello che è accaduto prima di Sambuca-Castelliona Scalo, girone I di Seconda categoria, è però un qualcosa di ulteriormente inedito.
Nella serata di ieri la notizia che la compagna di uno dei giocatori della Sambuca è positiva al Covid-19. Da qui la quarantena del calciatore, sottoposto a tampone e in attesa del risultato.
Le due squadre arrivano comunque al campo sportivo, ma c’è grande indecisione. Arriva allora il presidente della Sambuca, Massimo Checcucci, che tira le fila di quella che sarà poi, alla fine, “una scelta condivisa – dice – di entrambe le squadre”.
“Da settimane – dice Checcucci – mesi, sto cercando di capire dalla Federazione come tutelare al meglio la salute di tutti. Sinceramente mi è parso è che si sia corso, nel mondo dei dilettanti, soprattutto per iniziare per ragioni economiche, fra iscrizioni e tesseramenti, che abbiamo già pagato ovviamente”.
La sua squadra, come molte altre (ci sono interi gironi soprattutto in zona senese che si sono auto sospesi o in agitazione), discute al suo interno. E’ normale, ci sono in ballo lavori, famiglie, per quella che è una semplice e pura passione.
Arriviamo però alla prima di campionato: la sera prima la notizia della positività della compagna di un calciatore della Sambuca.
Partono le telefonate verso la Federazione, che risponde dicendo che la partita si fa, visto che il giocatore ha effettuato il tampone ma non ci sono ancora i risultati. Quindi non c’è una positività accertata che imponga il rinvio del match (come accaduto, ad esempio, per Grevigiana-Cerbaia).
“Abbiamo correttamente avvisato la squadra ospite – dice Checcucci – e mi hanno espresso la volontà di non scendere in campo. Allora ho parlato con i ragazzi, e la decisione è stata quella di concordare con la scelta degli ospiti, e quindi di non giocare la partita”.
Nessun vantaggio per nessuna squadra quindi, con un probabile 0-3 a tavolino per entrambe. Nessun calcolo di parte, nessuna “furberia”, ma solo la voglia di far vincere lo sport, in questo caso unito alla prudenza.
E la conferma, caso mai ce ne fosse bisogno, della grande difficoltà di chi fa calcio dilettantistico in questo momento così difficile.
E sono sempre di più le voci di chi chiede di fermarsi.
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