Paolo Gimignani, Grevigiana

GREVE IN CHIANTI – Per lui la Grevigiana è davvero una questione di cuore. Paolo Gimignani è pronto ad affrontare un’avventura mica semplice ma ricca di fascino. Per la prima volta alla guida di una prima squadra, Gimignani si troverà ad affrontare la Prima Categoria con una formazione gialloblù del tutto “made in Greve”.

“Per me è una soddisfazione doppia, un grande premio – spiega – Io ho sempre vissuto qui, ci ho giocato, ho allenato la scuola calcio e il settore giovanile. Ho sempre pensato e detto che tanti di quei ragazzi che ho allenato mi sarebbe piaciuto vederli in prima squadra. Adesso succederà davvero!”.

“In tanti ci danno già per spacciati – prosegue – ma io sono tranquillo. Conosco i ragazzi che ho a disposizione e non ho paura di nulla. Intanto vogliamo portare alla società sorrisi, pace ed entusiasmo. Ho visto tanta felicità anche da parte dei dirigenti: era da tempo che volevano fare questo passo, il codiv e le problematiche annesse hanno dato la spinta finale per provarci davvero”.

“Io per primo – racconta – so cosa vuol dire dover lasciare questa maglia. Dai 14 ai 25 anni ho sempre giocato alla Grevigiana, tranne un anno a San Giovanni. Poi venne un allenatore “da fuori” e io fui costretto ad andarmene alla Sambuca e a Mercatale. Ma per me Greve era nel sangue e dieci anni dopo sono tornato come allenatore. Anche per questo mi è sempre dispiaciuto vedere andare via tanti ragazzi che avevo allenato nel settore giovanile”.

“Se i ragazzi rispondono nel modo giusto – continua – credo che ci possiamo divertire e possiamo dare noia a tante squadre anche più attrezzate. Lo dico senza presunzione ma con tanto entusiasmo. I ragazzi sono molto giovani, hanno una vita calcistica davanti a loro. Credo che si tratti solo di tracciare la strada anche per i prossimi anni: un modo per mandare avanti la Grevigana coi ragazzi del posto, senza vederli andare via. E magari riportandone ancora altri che se ne sono andati in precedenza”.

Si inizia il 31 agosto: “Non vedo l’ora di cominciare!”.

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