A sinistra Simone Chellini, a destra Francesco Porciatti

RADDA IN CHIANTI – La Asd Raddese ha rinnovato nei giorni scorsi il proprio consiglio, fra conferme e nuovi ingressi.

Siamo quindi andati a sentire come questa società sportiva con profonde radici nel territorio sta affrontando questi mesi. E quali sono gli obiettivi per l’anno a venire.

“È un peccato che la stagione sia finita come è finita, e soprattutto è un peccato che i ragazzi abbiano smesso di vivere lo spogliatoio di punto in bianco” ci dice il nettamente confermato presidente Francesco Porciatti.

“Perché – prosegue – per quanto possa sembrare retorica vi assicuro che in tanti anni di calcio non ho mai visto un gruppo così affiatato. Evidentemente pensare al calcio giocato nei mesi scorsi non aveva senso e anche noi, come immagino tutte le società dilettantistiche d’Italia, non lo abbiamo fatto”.

“È stato comunque piacevole – tiene a dire – accorgersi del fatto che fosse proprio l’ambiente-Raddese a mancare a tutti noi come mi testimoniano i continui contatti sulle chat, le telefonate fra dirigenza e mister, fra giocatori e mister e fra giocatori e dirigenza”.

Chiediamo al presidente se anche qui, come altrove, si siano sofferte problematiche da un punto di vista economico. E se questi duri mesi possano in qualche modo aver cambiato i progetti per affrontare il futuro.

“Certo – ci risponde prontamente – la situazione generale è la stessa per tutti, ma noi ci sentiamo abbastanza tranquilli. Vedete, da questo punto di vista la Raddese è una società già predisposta al cambiamento che molti auspicano nel mondo dei dilettanti. Aggregazione giovanile, appartenenza al tessuto sociale e mettere in pratica tutti i valori che lo sport può rappresentare sono i nostri primi obiettivi”.

Partecipare è più importante che vincere?

“Non scherziamo! Vincere piace a tutti, e non passa in secondo piano. Ma ci sono tanti modi per arrivare a farlo e questo è quello che abbiamo scelto di seguire”.

Forse è anche per questo che nel nuovo consiglio è stata inserita una figura nuova per la società, che è quella del direttore sportivo.

“Ringrazio intanto la dirigenza per l’opportunità – ci dice Simone Chellini – anche se faccio parte della Raddese da anni questo nuovo ruolo è uno stimolo a far bene e migliorare sia per me che per la società”

E gli obiettivi per la stagione a venire?

“L’obiettivo è quello di fare bene. Abbiamo cominciato con solo ragazzi di Radda ma stiamo lentamente allargando i nostri orizzonti. Non è una questione di appartenenza territoriale ma di comunanza di intenti, se così si può dire. Vivere il calcio come è giusto che sia vissuto in Terza categoria”.

“I risultati stanno già arrivando – prosegue Chellini – perché trattandosi di un gruppo composto da alcune vecchie certezze e molti giovani e giovanissimi, dopo un primo anno in categoria abbastanza travagliato, l’anno scorso la squadra ha mostrato enormi miglioramenti”.

Anche per questo è stato riconfermato il mister Maurizio Bernardoni?

“Su questo non c’erano dubbi, a prescindere dai risultati dell’anno scorso. Crediamo in ciò che facciamo, crediamo nella forza del gruppo e nel lavoro del mister. Grandi soddisfazioni ci aspettano nell’anno che verrà”.

Colpi in vista?

“La campagna acquisti sta procedendo bene, nelle prossime settimane cominceremo ad ufficializzare i primi nuovi arrivi. La speranza più grande comunque è quella di riprendere quanto prima e che a settembre si possa tornare a correre sui campi verdi tutti insieme”.

Nel dettaglio i rappresentanti del nuovo consiglio della Raddese: Francesco Porciatti presidente, Andrea Bulli vicepresidente, Jacopo Fanetti tesoriere, Leonardo Semplici segretario, Antonio Bianchino consigliere, Simone Chellini consigliere e Ds, Andra Fanetti consigliere, Federico Sampoli consigliere, Matteo Sandrelli consigliere.

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