SAN CASCIANO – Il Covid-19 ha fermato la parte sportiva della Champions Cup Fratres 2020, impedendo alle squadre di calcio a 7 di sfidarsi e divertirsi sul campo.
“Resta però forte per la nostra società – dicono dalla Us Sancascianese – la voglia di proseguire la sfida più importante che riguarda la finalità sociale della nostra competizione: quella di portare a donare più donatori di sangue possibili nel corso del periodo estivo”.
“L’estate è il momento in cui si registra la più grave carenza di sangue – riprendono – quindi oggi lanciamo la sfida a tutte le associazioni sportive dilettantistiche o amatoriali, quindi non solo del mondo del calcio, che decideranno di raccoglierla”.
“L’obiettivo è semplice – spiegano – La società deve invitare i propri giocatori, dirigenti, allenatori, tifosi o semplici simpatizzanti ad andare a donare il sangue in qualsiasi centro di raccolta”.
“I donatori – dicono ancora – dovranno avere con sè un indumento della società di appartenenza (sciarpa, cappello, maglia, insomma qualsiasi cosa) e scattarsi una foto dopo aver donato. Basta un semplice selfie con la faccia e l’indumento della società in mostra”.
“Poi potrete decidere se pubblicare la foto direttamente sul vostro profilo con hashtag #championscupfratres2020 – prosegue la spiegazione – e taggare la pagina della nostra società oppure inviarla direttamente ai nostri canali social e poi saremo noi a provvedere alla pubblicazione. Sarà importante avvisarci della donazione effettuata tramite la foto al fine del conteggio finale di tutte le donazioni”.
“Ogni settimana – concludono – aggiorneremo la classifica (ovviamente troverete tutti gli aggiornamenti anche su SportChianti, n.d.r.) e la squadra che al 21 settembre avrà raccolto più donatori, sarà premiata presso il nostro stadio comunale con un piccolo trofeo offerto dal Gruppo Fratres UDR Chianti. Cosa aspettate quindi? Indossate l’indumento della vostra società ed andate a donare!”
L’organizzatore del torneo è il ds della Sancascianese, Duccio Becattini: “Abbiamo sempre cercato di vedere il lato positivo delle cose anche nelle difficoltà. Il Covid quest’anno ha fermato la parte sportiva del nostro torneo, ma ci ha dato la possibilità di concentrare le nostre energie sulla più importante finalità sociale”.
“Spero che più associazioni sportive possano raccogliere il nostro invito – conclude – non soltanto quelle provenienti dal mondo del calcio. Sport e salute rappresentano da sempre un binomio perfetto. E chi meglio di noi sportivi può rappresentare il prototipo ideale di donatore di sangue?”.
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