Leonardo Fabbri. Foto Fidal - Federazione Italiana di Atletica Leggera

BAGNO A RIPOLI – Parlare con lui in questi giorni regala un attimo di tranquillità, nonostante tutto.

Ed è serenità quella che trapela dalle sue parole al telefono, ragionevolezza per il momento critico che il nostro Paese sta attraversando, responsabilità verso il prossimo.

L’azzurro Leonardo Fabbri, ripolese plurimedagliato nel lancio del peso che meno di un mese fa a Stoccolma ha agguantato il record italiano indoor con 21.59 sottraendolo ad Alessandro Andrei dopo 33 anni, disponibile come sempre ci racconta telefonicamente quanto questa emergenza Coronavirus abbia temporaneamente modificato anche le sue abitudini sportive.

“Sto vivendo questa emergenza molto serenamente, mi sto allenando e seguendo le dritte e i consigli dei medici e dei sanitari. Cercando di mandare avanti la mia vita con normalità” ci dice.

“Io sono sempre a Bologna ad allenarmi – prosegue – e stiamo lavorando per iniziare a gareggiare a maggio, sperando che sia tutto passato per poi arrivare a Tokyo nella miglior condizione possibile. Avevamo in programma di trascorrere un mese di preparativi in America, a Los Angeles, ma non è più possibile farlo purtroppo e stiamo cercando un alternativa”.

Dal ventiduenne ripolese allenato da Paolo Dal Soglio, che fa parte dell’Aeronautica Militare, parole di fiducia e rigore verso quelli che sono i provvedimenti messi in atto dal governo attraverso il decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri. Che riguardano anche il mondo dello sport.

“Sono preoccupato per le persone più anziane – riflette – Tutti noi dobbiamo dare ascolto alle indicazioni fornite dal servizio sanitario nazionale, in funzione anche delle persone più fragili. Spero che possa passare tutto velocemente”.

Una grande positività che gli consente di accettare tutte le sfide senza perdere di vista l’obbiettivo da centrare, anche nell’epoca del Coronavirus.

Silvia Rabatti

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