Masini in azione

GREVE IN CHIANTI – La Grevigiana non ci sta. Sette mesi di squalifica per l’attaccante della prima squadra Edoardo Masini, fino al 28 giugno 2020 (quindi stagione finita), “per aver lanciato il pallone, con forza, nei confronti del direttore di gara, colpendolo al petto ma senza arrecargli alcun dolore”.

L’episodio contestato risale alla concitata ripresa di Cubino-Grevigiana di domenica scorsa. Inoltre alla società gialloblù vanno 180 euro di multa “per contegno minaccioso verso il direttore di gara accompagnato dallo scuotimento della rete di recinzione”.

Il match aveva visto nella sua conclusione anche un “fuoriprogramma” dell’arbitro che al fischio finale si era rivolto verbalmente a una parte del pubblico ospite, togliendosi anche la maglia e restando a torso nudo in campo. Una scena sicuramente inedita per i campi da gioco di qualunque categoria.

Le prolungate proteste gialloblù in campo erano partite dopo il rigore assegnato al Cubino per il momentaneo vantaggio, cui più tardi si era aggiunta appunto anche l’espulsione di Masini. Ma nessuo di sarebbe aspettato 7 mesi di squalifica.

Le due decisioni da parte del giudice sportivo (ma specie la prima) non vanno giù al presidente della Grevigiana Massimiliano Coppi: “Su un rigore dato o meno si può discutere. Ma qui siamo alla mancanza di rispetto. Come sempre succede in questi casi si dà credito soltanto a quello che l’arbitro scrive nel referto, senza nessun contraddittorio possibile. Come società non ci sentiamo assolutamente garantiti e ascoltati. Aspettiamo di leggere il referto scritto dall’arbitro ma siamo estremamente convinti che il direttore di gara domenica non fosse molto lucido. L’arbitro tra l’altro era arrivato alla partita solo 30 minuti prima dell’inizio gara tanto che la partita è iniziata un po’ in ritardo. Questa persona con comportamenti simili distrugge lo sport e scredita il ruolo degli arbitri”.

“Sicuramente faremo reclamo – prosegue – ma questo a cosa porterà? A una riduzione di un mese o due della squalifica? Non cambia la sostanza. E stiamo parlando di un ragazzo che gioca da quando aveva sei anni e che è sempre stato esemplare nel comportamento in campo. Se veramente avesse colpito l’arbitro con forza con il pallone come avrebbe potuto non arrecargli dolore? Tanto più che dagli spalti nessuno si era nemmeno accorto di quanto successo in campo. E teniamo conto anche a quello che è successo a Ribery qualche settimana fa: ha preso per un braccio un guardalinee e ha preso solo tre giornate di squalifica. Ma già tre giornate di squalifica per Masini ci sarebbero sembrate un’ingiustizia, figurarsi sette mesi come in questo caso”.

Coppi è davvero amareggiato: “E’ un mondo che non mi piace più, non mi ci riconosco più. Se questa sentenza non verrà annullata, io automaticamente mi dimetterò da Presidente. A Greve non è mai successo nulla di grave contro gli arbitri, potete chiederlo a tutti i direttori di gara che sono venuti da noi nel corso degli anni. In campo cerchiamo di dare spazio a tanti giovani e rispettiamo sempre tutte le regole. E questo è il risultato? Non ci sentiamo assolutamente tutelati o ascoltati come tesserati della Federazione. Non si può dare credito a una persona senza alcun contraddittorio come in questo caso. Ho davvero voglia di farmi da parte, perché non ha senso fare sacrifici ogni stagione per mandare avanti una società dilettantistica e trovarsi poi davanti a situazioni simili. Questa è la goccia che fa traboccare il vaso”.

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