CERBAIA (SAN CASCIANO) – Calcio, campo, allenamenti. Ma non finisce tutto qui. L’Usd Cerbaia è attenta anche al mondo fuori dal rettangolo verde, per i propri atleti e le loro famiglie.

In questo senso è nato il rapporto di collaborazione con due professioniste come le dottoresse Sabrina Ulivelli e Silvia Grevi, rispettivamente psicologa e nutrizionista, che durante la stagione rimarranno a disposizione delle famiglie degli atleti per consigli e consulenze.

E proprio in questa direzione è andato l’incontro di qualche sera fa alla Casa del Popolo di Cerbaia aperto a tutti, con due interessanti relazioni sul tema “I giovani, il saper aspettare e il saper alimentarsi”.

Due argomenti molto più vicini e complessi di quanto si possa credere.

La dottoressa Silvia Grevi ha messo in guardia mamme, babbi e famiglie sulla salute alimentare e sul pericolo dell’obesità, sempre più diffusa tra i giovani.

“Uno dei grandi problemi – spiega – è internet. Uno strumento meraviglioso, ma pericoloso, sul quale c’è sempre qualcuno che propone una dieta miracolosa. L’arma migliore è sempre la conoscenza”.

“Purtroppo per tanti motivi – prosegue – i ragazzi oggi si nutrono male. Con cibi confezionati, pronto uso, facili e veloci. Ma quasi sempre dannosi. E in questo spesso la nutrizione dei figli è lo specchio di quella dei genitori”.

Importanti sono anche gli accorgimenti in vista degli impegni sportivi: “Mezz’ora-quaranta minuti prima di un allenamento, è fondamentale un piccolo spuntino, che fornisca il giusto apporto di zuccheri e carboidrati. Un frutto e del pane, delle fette biscottate e del miele. Oppure della frutta secca, che è sempre un buon alleato in questi casi”.

Ma anche il “dopo” è importante: “Bisognerebbe che i ragazzi non arrivassero mai affamati a cena dopo l’allenamento. Meglio un altro spuntino subito dopo”.

Quello da evitare i tutti i modi? “Sicuramente l’abuso di affettati, che nel centro Italia è un rischio concreto. Mai un panino con gli affettati prima dell’allenamento. O dolci, o pane con la cioccolata. Meglio evitare questo tipo di grassi”.

L’alimentazione non si ferma a tavola: “Ci sono età molto delicate, e mi riferisco anche alla Scuola Calcio. Spesso i disturbi alimentari nascono anche da problemi emotivi, sia che si parli di inappetenza o di chi mangia in maniera vorace. E allora bisogna esplorare anche la sfera emotiva. Per questo l’abbinamento con una figura come quella dello psicologo è fondamentale, in casi simili”.

E dei giovani sotto questa prospettiva ha parlato la dottoressa Sabrina Ulivelli: “I ragazzi di oggi purtroppo sono abituati a volere tutto e subito, senza attese. Non conoscono più l’arte di saper aspettare. Sono abituati alle risposte facili di google e non a una ricerca da fare sui libri in biblioteca”.

“Io credo che ogni risutato, anche sportivo, abbia bisogno dei suoi tempi di maturazione, senza fretta e senza ansie. Oggi invece passa sempre di più il messaggio che con poco sforzo si può ottenere tutto, a scuola come sul campo di calcio. E così si è perso il piacere della scoperta”.

E tutto questo provoca inevitabilmente problemi: “I ragazzi non riescono più a gestire l’insuccesso, in nessun campo. E anche noi adulti dobbiamo ricordarci sempre di dare il buon esempio, sennò si arriva alla nevrosi. E questo può scatenare poi nei ragazzi l’aggressività nei confronti dei compagni e degli adulti”.

Gabriele Fredianelli

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