FIRENZE – Che ci incastra Nicola Piovani, musicista premio Oscar, con Arrigo Sacchi, guru del grande Milan degli anni Ottanta-Novanta? E Aurelio De Laurentiis, patron del Napoli milionario di oggi, con Dario Hubner, simbolo dei bomber di provincia, tutto gol, sigarette e birra?

Raccontare il calcio (e lo sport) in maniera diversa. In maniera più slow, più rilassante e rilassata. Contaminando i generi. È questa l’idea di fondo del “Firenze football fest”, il festival del calcio che riempirà Firenze dal 3 al 9 ottobre. E che porta un sottotitolo significativo: “il rinascimento del calcio”.

L’ideatore è Alessandro Riccini Ricci e la manifestazione sbarca per il suo “anno zero” a Firenze, dopo le esperienze di Perugia negli anni passati: il pallone rotolerà virtualmente in molti luoghi del centro: nei caffè di piazza della Repubblica ma anche al Chiosco degli sportivi e al Museo Marino Marini, al Mercato Centrale e al Teatro del Sale.

Tre le sezioni previste: “Stories” in cui si racconterà il calcio, “Foodball” in cui abbineranno tavola e pallone (con lo chef Stefano Callegari) e “Play” in cui ci sarà spazio per il divertimento, dai videogiochi al calcio balilla.

Ricchissimo il programma e il parterre degli ospiti: da Arrigo Sacchi a Stefano Benni, da Nicola Piovani a Roberto Pruzzo, da Lele Oriali a Giancarlo Antognoni, da “Nanu” Galderisi a Serse Cosmi, da Gianni Rivera a Piero Chiambretti.

E poi i tanti volti e le voci del giornalismo: Mario Sconcerti, Riccardo Cucchi, Giorgia Cardinaletti, Diletta Leotta e Marco Civoli, Marco Mazzocchi e Gianluca Di Marzio.

Senza tralasciare il lato “social” del calcio, con la presenza della redazione della pagina facebook “Chiamarsi bomber”.

Il programma completo su www.festivaldelcalcio.it

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