CHIANTI FIORENTINO – Con due turni di Coppa ormai alle spalle, cominceranno oggi pomeriggio i tornei di Prima e Seconda Categoria. Sarà la prima stagione dopo le (grandi?) novità dell’estate, decise dalla Lega Nazionale Dilettanti: ovvero la liberalizzazione dei numeri di maglia (dall’1 al 99, in teoria) e il via alle cinque sostituzioni per squadra per ogni partita.

Due riflessioni ad alta voce. Da parte di chi ama l’idea di un calcio romantico.

Lo sport evolve, è vero, ed è giusto che sia così, in ogni disciplina. Ma è vero anche che è bello pensare che possa ancora esistere una distanza a dividere il calcio dei milioni di euro (che vediamo in tv ad ogni ora del giorno) e quello degli allenamenti all’ora di cena delle categorie dilettantistiche (che proviamo a raccontarvi su questa testata). Ci piace pensare che siano ancora due mondi fisicamente lontani.

Ed è bello di conseguenza pensare che esistano ancora dei campi in cui il numero 2 sta sulla fascia destra, il 4 fa legna in mezzo al campo e il 9 la butta dentro con regolarità, mentre il 5 avversario prova a impedirglielo con tutte le sue forze.

Poi si passa all’esame della questione pratica. Fin qui, di numeri fissi, sui campi toscani, ne abbiamo visti pochi o punti per fortuna. D’altra parte, quale reale ritorno di marketing può esserci per una squadra di Prima o Seconda Categoria (ma in fondo, anche di Serie D)?

Il vero problema di marketing di queste categorie semmai è un altro: è tornare a riempire gli spalti dei campi sportivi.

E allora, in quest’ottica, il più splendido spot per il calcio minore si è visto nei giorni scorsi, prima ad Antella e poi a Grassina. Un derby ritrovato (moltiplicato per due) e centinaia di persone per hanno invaso prima il campo dell’Antella di domenica sera e poi quello di Ponte a Niccheri di mercoledì in notturna.

Tutto esaurito, gente in piedi lungo la rete, sfottò a oltranza, cori, fumogeni. E poi tutti amici come prima. Senza problemi di ordine pubblico.

L’altro tema in ballo riguarda le sostituzioni, ed è più “tecnico”. Saranno davvero utili agli allenatori tutti quei cambi? Presto glielo chiederemo, uno per uno, quello che ne pensano. Intanto diamo loro il tempo di provare la novità sul campo.

Sarà utile oppure sarà solo un buon modo per far scorrere il cronometro una volta in vantaggio nei lunghissimi minuti a ridosso del triplice fischio?

Per ora, in Coppa, si sono visti soltanto i maxi-recuperi (inevitabili) concessi dai direttori di gara…

Gabriele Fredianelli

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