SAN CASCIANO – Di sicuro ieri avrà sorriso per la vittoria della Fortis Juventus sul campo del Badesse: sulla panchina biancoverde siede dalla stagione scorsa il figlio Stefano, che lui ha seguito da vicino in ogni impresa sportiva.

È scomparso nei giorni scorsi, a ottant’anni, Otello Calderini, volto ben conosciuto sui campi sportivi tra San Casciano e Tavarnuzze.

Originario di Parma, vissuto a lungo a Milano, Calderini viveva ormai da una ventina d’anni a San Casciano insieme alla moglie Maria. Era arrivato in Toscana dopo la pensione, per avvicinarsi al figlio che, al termine di un ottimo curriculum da calciatore (fino alla Serie B ad Arezzo), è oggi uno dei tecnici più apprezzati in regione (campione d’Italia nel settore giovanile con la Sestese, ha vinto un campionato d’Eccellenza a Fiesole ed ha allenato in piazze importanti come Scandicci, San Giovanni Valdarno, Grassina e oggi Borgo San Lorenzo).

Dalla Lombardia alla Toscana, Otello – una carriera da dirigente nel settore petrolifero – ha portato con sé la passione per il calcio, che aveva trasmesso al figlio.

“Anche se non è mai stato un padre pressante in questo senso, non mi ha mai forzato a giocare – spiega Stefano – A lui il calcio è sempre piaciuto, questo sì: e quando è venuto in pensione ed è arrivato in Toscana con la mamma, siccome era un tipo dinamico che aveva sempre voglia di stare attivo, mi sono adoperato per aiutarlo a inserirsi in una società sportiva. Così è nato il bellissimo rapporto con l’Impruneta Tavarnuzze. Aveva esperienza di segreteria e di tesseramenti dai tempi di Milano, quando era stato dirigente dell’Aldini: era sempre contento quando poteva dare una mano agli amici di Tavarnuzze”.

L’Aldini Milano è una delle società storiche a livello giovanile nel panorama italiano, al pari di una Cattolica Virtus o di una Sestese in Toscana, ed è lo stesso club da cui ha cominciato la carriera il figlio Stefano.

Otello, arrivato in Toscana e con l’espansività tipica degli emiliani, ha subito fatto breccia nel cuore dei compaesani sancascianesi e dei frequentatori dei campi sportivi, per poi la domenica seguire da vicino le partite delle squadre allenate da Stefano, spesso anche in compagnia di qualche amico al seguito.

“Una persona splendida” così sintetizza semplicemente il suo ricordo chi l’ha conosciuto bene, come Fausto Gonnelli, attuale direttore sportivo a Tavarnuzze.

Gabriele Fredianelli

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