SAN CASCIANO – Pierluigi Paliotto, classe 1957, inizia a giocare a calcio all’età di 10 anni tra le file della Us Sancascianese. Terzino di spinta dotato di grandi qualità fisiche e tattiche, a soli 14 anni viene aggregato alla prima squadra con la quale riuscirà anche ad esordire prima di compiere il quindicesimo anno di età.

“Fin da piccolo – afferma Paliotto – son sempre stato, calcisticamente parlando, un tipo precoce. L’esordio a soli 14 anni è stato unico, anche perché avvenuto in una Sancascianese composta da grandissimi giocatori come Innocenti, Gentile e Bicchierai”.

A 16 anni, dopo le convincenti prove con la maglia gialloverde, arriva per Pierluigi una chiamata inaspettata: viene ingaggiato dalla Fiorentina. Paliotto vestirà la maglia viola per ben due stagioni (73-74 e 74-75), vincendo anche un campionato regionale per la categoria Allievi sotto la guida di mister Virgili.

“Alla Fiorentina – ricorda Paliotto – ebbi il piacere di trovare una squadra davvero forte. Molti dei miei vecchi compagni di squadra sono infatti riusciti anche ad esordire in Serie A ed a proseguire le loro carriere tra i professionisti. Su tutti ricordo il nostro portiere Giovanni Galli (campione del mondo con la nazionale italiana nell’82), ma anche Marchi, Crepaldi e Di Fraia”.

Nella stagione 74-75 Paliotto sale in Berretti, all’epoca capitanata da mister Biagioli: “Con la Berretti – racconta Paliotto – vincemmo un prestigioso torneo a Lecce, dove in finale battemmo un’ottima Lazio. Di quel torneo però ricordo in particolar modo i campi da gioco: all’epoca fatti con la sansa di olive. Vi posso assicurare che cadere in quei campi non era affatto piacevole”.

Nell’estate del 75 però, il neo direttore sportivo Pandolfini, comunica a Paliotto che non rientra più nei piani della società. Al giovane Pierluigi vengono allora proposte due diverse destinazioni: Lecce o Montecatini.

“Tornassi indietro – ci confida Paliotto – probabilmente sceglierei una di quelle due destinazioni che mi furono proposte da Pandolifini. All’epoca però il desiderio di tornare alla Sancascianese (anche se tra i dilettanti) prevaricò sulle altre proposte.”

Alla Sancascianese Paliotto militerà per ben 14 anni consecutivi tra Promozione e Prima Categoria, ricoprendo anche diversi ruoli: terzino, stopper ed anche mediano.

Il ricordo più bello di Pierluigi con la maglia gialloverde è però ricollegato non ad una gara ufficiale, bensì ad un’amichevole disputata a San Casciano nella stagione 80-81 proprio contro la sua Fiorentina (quell’anno quinta classificata in Serie A). In campo i viola possono contare su campioni del calibro di Antognoni, Galli, Bertoni, Guerrini, Delosati, Galbiati e Reali.

La Fiorentina però non sa che dall’altra parte c’è una squadra di Prima Categoria che non ha affatto voglia di perdere, soprattutto davanti al proprio pubblico, in uno stadio comunale di San Casciano stracolmo di persone.

“Quella partita – ricorda con tanta gioia Paliotto – è stata semplicemente perfetta. In difesa, noi difensori ed il portiere Gino Casini giocammo una gara straordinaria. Vincemmo per 1-0 grazie ad un gol di Marco Mastrantoni”.

Al termine della gara però Paliotto, anziché correre negli spogliatoi, si avvicina ad uno dei dirigenti viola che aveva assistito all’incontro direttamente dalla panchina. Si tratta di Pandolfini, quello stesso dirigente che appena sei anni prima aveva fatto capire a Paliotto che non ci sarebbe stato più spazio per lui con la maglia viola.

“Vedi Pandolifini, non sempre si azzeccano” queste le parole con cui Pierluigi saluterà il suo vecchio direttore sportivo, ottenendo così una piccola rivincita verso quella passata delusione.

Un altro piacevole ricordo di Pierluigi è invece ricollegato al Torneo dei Bar del 1980: un prestigioso torneo amatoriale, disputato d’estate presso il campo sportivo di San Casciano, tra i bar appartenenti alle varie frazioni del paese e dei comuni limitrofi.

“Quell’anno disputavamo il torneo per il Bar ‘La Rampa’ di Tavarnelle. Avevamo una rosa mostruosa, composta anche da due giocatori professionisti: Luciano Spalletti (attuale allenatore della Roma) e Marco Calonaci (residente a Cerbaia ed esordiente in Serie A con la Pistoiese)”.

Dopo quasi un mese di incontri (tra qualificazioni e fasi finali), il bar “La Rampa” riesce ad arrivare in finale. Finale che sarà decisa proprio da un gol del terzino Paliotto.

“La nostra ala destra Grillandini – continua a ricordare Paliotto – riuscì abilmente a raggiungere il fondo del campo ed a mettere al centro un ottimo cross a rientrare. Con molta fortuna riuscii col tacco ad intercettare la palla al vertice dell’area di rigore, superando con uno splendido pallonetto il mio diretto avversario. Prima che il pallone toccasse terra colpii di nuovo il pallone, stavolta con l’interno del piede destro, scavalcando in un’unica mossa sia il difensore che il portiere. Ne venne fuori un gol pazzesco, ma devo ammettere che ebbi una gran bella fortuna”.

A 32 anni compiuti Pierluigi, a causa di una fastidiosa tendinite, prende la delicata scelta di farsi svincolare dalla Sancascianese con l’intento di chiudere così la sua carriera. Viene però contattato da un suo ex compagno di squadra: Patrizio Filipponi, al tempo allenatore del Mercatale in Terza Categoria. Paliotto decide allora di accettare la proposta di Filipponi e passa al Mercatale, dove chiuderà la sua carriera con la vittoria di un campionato.

Duccio Becattini

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