ANTELLA (BAGNO A RIPOLI) – Dalle 15 di domani si fa sul serio in casa Antella. La sfida al Valdarno apre un campionato di Eccellenza che chiede ai biancazzurri la stabilizzazione in categoria dopo la stagione del ritorno e di una salvezza meritata arrivata tramite play-off.
Il sogno sarebbe quello di arrivare allo stesso obiettivo – la permanenza in categoria – ma soffrendo di meno. La squadra non è stata rivoluzionata ma rinforzata dove c’era bisogno.
Nulla è cambiato sulla panchina, dove è rimasto seduto Stefano Alari, artefice nel suo biennio di una vittoria nel campionato di Promozione e della salvezza di qualche mese fa.
Mister, a che punto è quest’Antella?
“Siamo ancora in fase di preparazione. Sono contento di come stiamo lavorando, ma ancora non posso aspettarmi di essere al meglio della forma”.
L’esordio è stato un pari a Rignano in Coppa…
“Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, contro una squadra più avanti di noi nella preparazione e con tanti giovani che già lo scorso anno avevano giocato in D. Abbiamo sofferto un po’ sul lato fisico ma sono comunque soddisfatto”.
Obiettivo salvezza?
“Sì, l’obiettivo è ancora quello, anche se ovviamente ci piacerebbe ottenerla un po’ in anticipo. La società ha lavorato bene sul mercato allestendo un buona rosa. I nuovi arrivi sono bravi ragazzi e buoni giocatori. Importante il ritorno di Castiglione, l’esperienza di Travaglini e Bianchi, interessante un giocatore come Federico Bargelli”.
Girone a 17 squadre, che ne pensa?
“Non è tanto il numero di squadre che mi spaventa, semmai i quattro turni infrasettimanali. Per una società dilettantistica non è facile avere a disposizione per quattro volte tutti i suoi giocatori di mercoledì pomeriggio, in una giornata lavorativa. E poi per noi mi preoccupa che tra la penultima e l’ultima giornata staremo fermi un mese, sommando la doppia sosta di campionato e il nostro turno di riposo. Non sarà facile gestire quel momento”.
Che campionato sarà?
“Mi aspetto un campionato tosto, forse anche più di quello dell’anno passato. Società nobili come Poggibonsi e Colligiana daranno maggior interesse e livello al torneo. Se devo fare una mia griglia di partenza, dico che davanti ci sono Fortis Juventus, Poggibonsi e Grassina. La stessa Colligiana è una buona squadra, così come anche il Badesse ed altre. Ma diciamo che dietro le prime credo che ci sia un grande equilibrio perché tutte le squadre hanno buone rose. E più è grande quell’equilibrio e anche meglio è per noi e per il nostro obiettivo da raggiungere”.
Gabriele Fredianelli
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