SAN CASCIANO – “E’ sempre più complicato fare ciclismo nel nostro Paese, far avvicinare i più giovani. Le società sportive, in particolar modo quelle del ciclismo (prevalentemente guidate e livello volontaristico), con il cambiamento delle leggi in materia di gestione, hanno avuto una scossa forte. Gran parte delle società ciclistiche lo sanno. E lo dicono pure”.
Inizia così la riflessione di Omero Soffici, ovvero colui che sarà l’ultimo presidente della Sancascianese Ciclismo. La gloriosa società del pedale gialloverde, infatti, dopo oltre sessant’anni di attività, chiuderà i battenti.
“Poi – prosegue nella sua riflessione Soffici – c’è la problematica nei confronti dell’opinione pubblica: verso di noi, che generalmente organizzavamo quattro gare all’anno (a Impruneta, Mercatale, a San Casciano), magari c’erano più che altro… proteste”.
Ma non è tutto: “Trovare gli spazi per far allenare i ragazzi è sempre più difficile, dalla Botte siamo dovuti scappare: fortunatamente i Giovanissimi, che non possono allenarsi su strada, hanno potuto farlo nel parcheggio dell’ex cementificio a Testi”.
Ma anche per chi può allenarsi lungo le strade, non è semplice: “Qui – dice Soffici – scontiamo anche le antipatie che vengono attirate da gruppi di cicloamatori che si muovono senza grande criterio. E questo si riflette anche su società che allenano 6-7 ragazzini su strada”.
Torniamo alla società gialloverde: “Io sono arrivato alla Sancascianese Ciclismo nel 2012 – ricorda Soffici – L’ultimo anno purtroppo è stato complicato, ma di corse ne abbiamo organizzate tante. Penso si sia stati, in questo senso, una delle società migliori”.
“Siamo stati fra i primi a volere due ambulanze al seguito della gara – rivendica – Ovunque ne organizzavamo una, se per legge bastavano cinque staffette, ne abbiamo sempre richieste sette. La sicurezza è sempre stata una priorità”.
Poi guarda all’interno: “Nella società siamo in molti ad avere età avanzate, e abbiamo cercato di non farla morire. Ma chi si proponeva di portarla avanti, avrebbe comunque voluto che le responsabilità continuassimo ad averle noi vecchi. Non si può avere questo onere in eterno”.
Alla fine, quindi, la decisione è stata presa; la Sancascianese Ciclismo termina il suo percorso: alcuni ragazzi andranno nell’Aquila Ponte a Ema: “All’Aquila andranno i Giovanissimi e gli Allievi. E in tre di noi abbiamo dato la disponibilità a seguirne gli allenamenti qua in zona, a Testi”.
“Certo – ammette Soffici in chiusura – pensare che si chiudono così più di 60 anni di storia non può lasciare indifferenti. Ma abbiamo ricevuto tante testimonianze di affetto, e questo ha fatto indubbiamente piacere”.
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