POGGIBONSI – Riccardo Burresi è il nuovo presidente della Virtus Biancoazzurra, storica società sportiva di calcio della Valdelsa che dagli anni ‘60 rappresenta un punto di riferimento per le famiglie e i giovani atleti del comprensorio.

Figura profondamente legata al mondo del volontariato e dello sport, Burresi raccoglie il testimone con una visione chiara: “La Virtus è unica. Siamo molto più di una squadra: siamo una comunità fatta di volontari, famiglie, allenatori, dirigenti e giovani calciatori che condividono valori profondi. Il nostro obiettivo non è solo insegnare a tirare un rigore, ma educare attraverso il calcio, facendo dello sport uno strumento di crescita autentica ed una efficace opportunità di salute”.

Burresi ha una lunga esperienza nel mondo dello sport avendo ricoperto per anni il ruolo di presidente dell’Osservatorio Regionale sullo Sport che ha visto la partecipazione di Regione Toscana, Coni, ANCI e CIP.

Assieme a lui fanno parte della dirigenza Virtus Biancoazzurra Riccardo Nigi, in qualità di vicepresidente, Giovanna Grassini e Andrea Bartalini come consiglieri.

Nella nuova fase societaria, la Virtus Biancoazzurra ribadisce “con forza l’identità che la rende originale nel panorama locale. Al centro del progetto c’è la convinzione che il calcio sia prima di tutto un percorso educativo, dove ogni allenamento è un’occasione per crescere e imparare a conoscere sé stessi. Il rispetto è il primo insegnamento che viene trasmesso: rispetto per i compagni, per gli avversari, per gli arbitri e per le famiglie che accompagnano con passione ogni partita e ogni allenamento”.

“Lo spirito di squadra – proseguono – è il collante quotidiano che unisce i bambini in campo, perché alla Virtus si impara fin da piccoli che nessuna vittoria vale quanto il senso di appartenenza. Il divertimento non è un premio, ma una condizione imprescindibile: i sorrisi vengono prima dei trofei, e la gioia di giocare è la vera misura del successo”.

“Inclusione e accoglienza sono principi non negoziabili – rimarcano – Ogni bambino, indipendentemente dal livello, dall’origine o dalla condizione economica, trova uno spazio in cui sentirsi parte di un progetto più grande. E infine, ma forse prima di tutto, c’è il valore della comunità: senza l’aiuto delle famiglie, dei volontari e del territorio, la Virtus non sarebbe ciò che è. È proprio da questa alleanza educativa tra genitori e istruttori che nasce un modello sportivo che mette al centro la persona, prima ancora dell’atleta”.

Con Riccardo Burresi alla guida, la Virtus Biancoazzurra rilancia così la sua vocazione originaria: essere un presidio educativo attraverso lo sport, dove si cresce insieme, un passo alla volta, palla al piede e cuore aperto.

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