MONTESPERTOLI – Appendice oltremodo sgradevole per una vicenda che già nel suo percorso “ordinario” era stata a dir poco terribile.

Ve l’abbiamo raccontata nel maggio scorso: tre Under 17 (Allievi) della Virtus Rifredi erano stati squalificati dal giudice sportivo per le botte a un dirigente del Montespertoli.

Sette i mesi di squalifica comminati: la loro società (la Virtus Rifredi) ha però fatto ricorso. E nel bollettino del 18 giugno viene riportata la decisione della Corte Sportiva Territoriale del CRT della Toscana.

Botte a dirigente ASD Montespertoli: tre Under 17 (Allievi) della Virtus Rifredi squalificati per sette mesi

Asd Montespertoli: “Un nostro dirigente spintonato dai ragazzi della squadra avversaria. Omero rotto”

I tre calciatori, ricorda la Corte Federale, erano stati squalificati fino al 21 gennaio 2026 con la medesima motivazione: “Per avere, a fine gara, ripetutamente colpito con calci, in concorso con altri due compagni di squadra, un dirigente avversario anche quando questi giaceva inerme a terra assumendo una posizione fetale per cercare di difendersi dalla violenza perpetrata. Il dirigente colpito era in condizioni fisiche tali da richiedere successivi accertamenti medici”.

In pratica, la Virtus Rifredi, si legge, chiedeva “l’annullamento e/o la revoca della sanzione comminata (ai suoi tre tesserati, n.d.r.) in quanto per uno di loro non vi è alcuna responsabilità essendo stato aggredito, mentre per gli altri due sostiene trattasi di legittima difesa in aiuto del proprio compagno”.

Insomma, la società fiorentina paventava una aggressione del dirigente del Montespertoli a uno dei ragazzi, e la sua legittima difesa aiutato dai compagni di squadra.

Niente di tutto ciò per la Corte Federale: “L’arbitro – si legge ancora – nel supplemento di rapporto, sostanzialmente conferma quanto già dichiarato in prime cure evidenziando i fatti con assoluta e minuziosa descrizione”.

“Ciò che rileva ancora di più la gravità dei fatti – prosegue la Corte – è che i calci sono stati inferti sicuramente per quindici secondi e
forse per un tempo maggiore, come riportato dall’arbitro, e che le percosse subite potevano portare a conseguenze molto afflittive e potenzialmente anche letali. Nel caso di specie ha prevalso la c.d. logica del branco che mette al centro dei fatti lesivi un soggetto che non
può difendersi anche perché da solo rispetto al numero degli aggressori”.

“La difesa dalla società appare poco credibile – rincara – in quanto non giustifica certamente l’attacco di tre persone nei confronti del dirigente avversario il quale, a detta del direttore di gara e quindi con fede privilegiata, cercava soltanto di dividere alcuni ragazzi venuti a contatto”.

Da qui la punizione oltremodo esemplare, ai tre calciatori e alla stessa Virtus Rifredi, che viene addirittura ampliata: “In punto di sanzione a parere del Collegio quella inflitta dal giudice sportivo appare troppo poco afflittiva rispetto ai fatti esposti, per cui la stessa deve essere modificata”.

I tre saranno quindi squalificati fino al 21 maggio 2026, quattro mesi in più di quanto previsto dal giudice sportivo.

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