Giacomo Bartoli

SAN POLO (GREVE IN CHIANTI) – Venti anni (“con due pause di un anno – ricorda lui stesso – per la nascita della secondogenita nel 2007, e per rifiatare un po’ nel 2017”) trascorsi in campo e dietro la scrivania dell’ACD San Polo.

Venti anni ai quali a tinte biancorosse ai quali, nei giorni scorsi, il direttore sportivo Giacomo Bartoli ha posto fine.

In un panorama nel quale, nelle ultime settimane è cambiata anche la guida della società: in cui il presidente non è più Carlo Viviani Della Robbia, ma Massimo Ravenni.

“Dico addio dopo 20 anni fra giocatore e direttore sportivo – dice Bartoli – Ad oggi non ho parlato o mi sono accordato con nessuna società, non c’entra niente il nuovo presidente eletto dal consiglio in maniera molto veloce. Persona che, peraltro, è in sintonia con il paese e con le sue associazioni”.

“Semplicemente – spiega – non sono più tanto in accordo con qualche dirigente: su modi, metodi e scelte. Soprattutto, avrei voluto che passassero da un minimo di condivisione e ragionamento, che non sia solo (o in gran parte) affidato a whatsapp o messaggerie varie. Io sono abituato più alla vecchia maniera, vedendosi e parlando di persona il più possibile”.

“E’ cambiato qualcosa – afferma – Ne prendo atto, ma non sono d’accordo; quindi mi faccio da parte”.

“Un grazie speciale a Roberto (Ciola) – tiene a dire Bartoli – e al tuttofare Angelo, veri architravi di questa società. Che sicuramente può fare benissimo senza di me, ma non senza loro due”.

“Ricorderò sempre – conclude – che da ds ho contribuito, con tanti sportivi di San Polo, a portare questa società dagli amatori a una finale playoff con in palio la Prima categoria. Auguro il meglio possibile per tutto: e quando potrò verrò a incitare come piace a me il San Polo!”.

©RIPRODUZIONE RISERVATA