“E si tratta di un gradito ritorno – ricordano – Classe 1982 e nativo di Firenze, Galbiati ha infatti vestito come giocatore dal luglio 2009 al gennaio 2012 la maglia del Gavorrano in Lega Pro, giocando nel ruolo di centrocampista, vincendo il campionato di Serie D nella stagione 2009/2010”.
“Sono molto contento di tornare. Con questa società era stato un arrivederci – commenta Galbiati – Quando andai via nel 2012 l’ingegnere mi disse che le nostre strade si sarebbero incontrate di nuovo e così è stato. Sono felice di aver portato in Lega Pro il Gavorrano per la prima volta nel 2010 e poi di aver fatto due anni nei professionisti con dei buoni risultati”.
“Porto entusiasmo di ripartire con voglia – prosegue – sono ben contento di sposare il progetto della società e mi auguro di dimostrare sul campo, perché poi quello che conta è il rettangolo verde. Dobbiamo avere la pazienza di fare un mercato intelligente. Siamo in una situazione un po’ particolare, abbiamo dei contratti in essere con giocatori importanti per la Serie D”.
“Prima voglio parlare con i singoli giocatori guardandoli negli occhi – aggiunge – per capire quali sono le loro intenzioni. E fargli capire quali sono le intenzioni della società. Però vogliamo fare una squadra competitiva per l’Eccellenza, perché ora si parla di questo. E, non ci dobbiamo nascondere, per vincerla”.
Galbiati è stato in forza al Poggibonsi fino alla stagione appena conclusa, percorso iniziato per lui dall’annata 2021/22 dopo il ritiro dalla carriera di calciatore, conclusa come capitano proprio tra le fila dei giallorossi.
“Tra Follonica Gavorrano e Poggibonsi sono sempre state partite bellissime e aperte – aggiunge – Basti pensare al 4-4 di due anni fa. Due squadre che si sono sempre rispettate e hanno sempre fatto il massimo per superarsi”.
Un messaggio ai tifosi: “Devono tornare ad avere stima e fiducia nei confronti della squadra che verrà allestita – conclude Galbiati – Cercando di starci più vicini possibile soprattutto nei primi periodi, starà anche a noi come squadra e staff riconquistarli”.
Cambia dunque l’organigramma interno: non ci sarà più la figura del direttore generale come avvenuto in precedenza, ma quella di un diesse capace individuato nella figura di Jacopo Galbiati.
“É un profilo che la società ha seguito per tanto tempo, dato che Jacopo è stato calciatore qui – sottolinea il vicepresidente Lorenzo Mansi – Quando ci siamo confrontati con lui per l’opportunità di venire qua non ci ha neanche pensato, dato che qua aveva lasciato un ottimo ricordo. E quindi intraprende questo percorso con entusiasmo, indipendente dalla categoria in cui giocheremo. E questo fa capire molto sul lato umano”.
“Evidentemente negli anni abbiamo costruito qualcosa di buono – conclude Mansi – Tengo a dire che è comodo rimanere qui, ma la permanenza bisognava guadagnarsela prima. Adesso è un momento bello della stagione in cui si inizia a costruire e si fanno programmi. Noi non facciamo proclami: abbassiamo la testa e lavoriamo tanto forte”.
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