IMPRUNETA – Il 4 giugno 2027 sarà il 60° anniversario dalla pagina più gloriosa del calcio imprunetino. Quel giorno del 1967 infatti, allo stadio Flaminio di Roma, l’A.C.Impruneta batté per 1-0 l’Angri e sollevò la prima edizione assoluta della Coppa Italia Dilettanti.
In vista di quella data il tifoso biancoverde Matteo Marconi ha pensato di riportare a Impruneta quella coppa in modo che sia possibile condividerla con la cittadinanza e le nuove generazioni.
“Ne ho parlato con il sindaco Riccardo Lazzerini – spiega Marconi – e abbiamo deciso di capire intanto che fine abbia fatto il trofeo. Pare che sia stato smarrito: l’ultima società dove è transitato dovrebbe essere stata la Rondinella, in virtù della precedente fusione con l’Impruneta a fine anni ’90, ma i loro dirigenti hanno dichiarato di non trovarla più. In pratica sarebbe stata rubata”.
Si tratterebbe comunque di una copia, dato che l’esemplare originale della coppa – realizzato da Gaspare Oliverio nel 1964, nell’ambito del premio “Crogiolo d’oro”, in argento e lapislazzuli – è conservato nella sede della Lega Nazionale Dilettanti in Piazzale Flaminio a Roma e, sul basamento di forma ottagonale, riporta le incisioni coi nomi di quasi tutte le vincitrici: al termine delle finali, la Lnd consegnava alle vincitrici anche un secondo trofeo: quest’ultimo rimaneva al club, mentre quello principale veniva lasciato per il tempo di festeggiare nella propria sede.
“Con il sindaco – prosegue Marconi – decidemmo allora dì prendere in considerazione un duplicato o una riproduzione artigianale della coppa. Intanto però arrivò finalmente nel luglio 2024 la ricostruzione da parte della Federazione della vicenda dell’A.C.Impruneta, poi diramatasi in Impruneta Tavarnuzze e Atletico Impruneta. Sauro Falciani, all’epoca segretario del Comitato Regionale Toscano, mi rilasciò una ricerca, che io girà alle due società, che testimoniava la decadenza del titolo sportivo della Coppa Italia vinta dall’A.C Impruneta nel 1967 e la conseguente incongruenza tra l’altro ad esporre il simbolo della Coppa Italia da parte dell’lmpruneta Tavarnuzze”.
Però una nuova strada ci sarebbe: “La stessa Federazione, nelle persone prima di Massimo Ciaccolini come segretario nazionale della Lnd e poi di Paolo Mangini come presidente del Comitato Regionale Toscano aggiunse che se le due squadre di calcio del territorio volessero essere in continuità con la vecchia A.C.Impruneta dovrebbero fare domanda alla Lnd per essere autorizzate a esporre sulle maglie e sul gagliardetto il simbolo di quella coppa Italia”.
“In questo modo – conclude Marconi – le società sportive riacquisterebbero la possibilità di avere un ruolo attivo riguardo a quella Coppa Italia. L’Atletico Impruneta intanto ha fatto richiesta in proposito ed infatti ha ricevuto dalla Lnd questa autorizzazione per il 2027, anno del sessantennale della conquista della coppa. A questo punto sarebbe auspicabile che anche l’Impruneta Tavarnuzze chiarisca la sua continuità con l’A.C. Impruneta in modo che nel 2027 si possa organizzare con l’amministrazione comunale una giusta celebrazione, magari insieme al comitato gemellaggi di Impruneta che ha già contatti con il paese di Angri in Campania, la cui squadra di calcio disputò al Flaminio di Roma la finale con l’ A.C. Impruneta”.
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