SINALUNGA – La retrocessione in Promozione dopo 17 anni vissuti tra Eccellenza e Serie D. La Sinalunghese ha vissuto un triste pomeriggio a Bagno a Ripoli dopo la sconfitta nei play-out contro l’Antella.

E il portiere e capitano Federico Marini ha pubblicato sui social del club senese parole d’amore per la sua squadra, pur in una giornata così sconsolata.

Eccole qui di seguito.

“Per la grande famiglia della Sinalunghese oggi è uno di quei giorni che mai avrei voluto vivere.

Scrivo con il cuore pesante e la voce rotta dall’emozione perché siamo costretti ad affrontare una realtà che fa male: la retrocessione. Non ci sono scuse, non ci sono giri di parole e come capitano, ma soprattutto come squadra, ci assumiamo tutte le responsabilità di questo fallimento.

Abbiamo dato tutto quello che avevamo: il sudore, il cuore, l’anima. Abbiamo lottato fino all’ultima goccia di energia, fino all’ultimo secondo di ogni partita, ma questo non è bastato e fa male. Fa male perché sappiamo quanto vale questa maglia, fa male perché sappiamo cosa rappresenta la Sinalunghese per tutta la nostra comunità, fa male soprattutto perché ognuno di Noi ha creato un legame speciale con questo luogo.

Per me, personalmente, è una ferita ancora più profonda. Sono dieci anni che vivo questa maglia sulla pelle, più di 300 battaglie per difendere questi colori. La Sinalunghese è stata, e sarà sempre, casa mia; è stata il posto dove sono cresciuto come uomo, prima ancora che come giocatore.

Ogni volta che sono sceso in campo, l’ho fatto con l’orgoglio di rappresentare qualcosa di molto più grande di me stesso, e oggi vedere questa ferita aperta fa malissimo, nel profondo. Ma nonostante il dolore, c’è qualcosa che nessuna sconfitta potrà toglierci: l’amore per questi colori.

La Sinalunghese è più forte di una retrocessione. La nostra storia, il nostro senso di appartenenza, la nostra voglia di rialzarci: queste sono radici che nessun risultato potrà mai spezzare. La Sinalunghese si rialzerà, ne sono certo, perché la nostra forza è sempre stata e sempre sarà il nostro senso di comunità, il nostro cuore.

Ci tengo comunque a ringraziare tutti i ragazzi e le persone che hanno condiviso assieme a Me questa stagione dura e dolorosa. Siete stati amici prima che compagni di spogliatoio, so che ognuno di Voi, come Me, ha fatto tutto ciò che poteva per questa maglia, vorremmo poter non sbagliare mai e fare si che ogni cosa vada nel verso giusto, ma purtroppo non è sempre così, è la vita, ma sono comunque fiero dell’animo e dell’impegno che ognuno di Noi ha messo dentro e fuori dal campo, sempre. Auguro il meglio, in campo e nella vita, perché siete uomini prima ancora che calciatori e questo nessuna classifica potrà mai cancellarlo.

Adesso il futuro è una pagina bianca, tutta da scrivere. Non so chi ci sarà, non so quali strade prenderemo, ma so una cosa: la Sinalunghese non morirà mai. Finché ci sarà anche solo una persona a crederci, finché ci sarà qualcuno pronto a lottare per questi colori, allora ci sarà sempre un motivo per ricominciare.

Dal dolore di oggi nascerà la forza di domani, ed io, ovunque sarò, porterò con orgoglio dentro di Me la storia e i colori di questa società , di questo paese, di questa famiglia che mi ha dato tutto. Andrà tutto bene alla fine, e se non andrà così non sarà ancora la fine.

Con il cuore spezzato ma pieno di gratitudine e speranza, Forza Sinalunghese, oggi più che mai”.

Antella, 5 gol (a 2) per la salvezza dopo una stagione complicatissima. La Sinalunghese scende in Promozione

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