BARBERINO TAVARNELLE – Di fronte alla schizofrenia del calcio, che parte dalla Serie A e scende a cascata fino alle categoria minori, che vede nell’esonero dell’allenatore ormai un’abitudine, c’è anche chi agisce diversamente.
E’ il caso del San Donato Tavarnelle, dove la chiave di volta di questa stagione potrebbe avere una data ben precisa: 14 ottobre 2024.
E’ il giorno dopo la sconfitta (2-1) nel derby a Poggibonsi: i gialloblu sono ultimissimi in classifica, con 2 punti nelle prime 6 gare. E un solo gol segnato.
Mister Vitaliano Bonuccelli presenta le sue dimissioni al presidente, Andrea Bacci. Mette il suo incarico in discussione.
San Donato Tavarnelle, Bonuccelli rassegna le dimissioni: ma la società le respinge al mittente. Avanti con lui
Ma la dirigenza gialloblu non vacilla in quella situazione molto delicata.
Conferma la fiducia al mister, con analisi e valutazioni oggettive: la grande tenuta difensiva, il fatto di aver incontrato nelle prime sei giornate di campionato forse le sei squadre più forti.
Da lì, San Donato Tavarnelle imbattuto, 12 punti nelle 6 giornate successive.
Nell’ordine: 1-0 alla Sangiovannese, 0-0 sul campo del Terranuova Traiana, 1-1 casalingo con il Foligno, 0-0 a Figline, 1-0 allo Sporting Trestina, 2-1 sul campo del Follonica Gavorrano.
Domenica sera, per la prima volta in questa stagione, i chiantigiani erano fuori dalla zona playout. Dodicesimi nella classifica del girone E di Serie D.
Certo, la strada è ancora lunga, lunghissima. Domenica prossima ad esempio al “Pianigiani” arriverà il Grosseto, e sarà di nuovo battaglia.
Con due certezze: la prima, che se la tenuta difensiva rimarrà quella delle prime dodici giornate, e in avanti si inizierà a segnare con maggiore continuità, allora le prospettive si faranno interessanti.
La seconda: mandare via l’allenatore dovrebbe essere sempre l’estrema ratio. Non un’abitudine. Mister Bonuccelli, apprezzato sia per la componente umana che per quella tecnica, ne è stato, al momento, un esempio.
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