SAN CASCIANO – Dopo l’elezione del nuovo consiglio, nell’ambito dell’assemblea dei soci di venerdì 5 maggio, e la successiva convocazione del nuovo consiglio del San Casciano Basket tenutasi lunedì 8 maggio, i consiglieri hanno scelto, all’unanimità, il consigliere Sergio Califano come nuovo presidente.

Califano va a sostituire il presidente dimissionario, Goffredo Ruffini, alla guida della società negli ultimi 10 anni. 

Queste le sue prime parole rilasciate ai canali ufficiali della società biancorossa.

Presidente, si può presentare?

“Sono direttore dell’Istituto di Medicina dello Sport di Firenze dal 2000, e sono stato direttore sanitario del Laboratorio Antidoping di Firenze dal 1998 al 2001. Ho praticato canottaggio agonistico negli anni ’70 e ’80, con buoni risultati di livello nazionale. Ho ricoperto molteplici incarichi nel mondo dello sport sia a livello nazionale che internazionale e sono socio onorario e socio benemerito della Federazione Italiana Canottaggio”.

E come arriva al basket?

“Il basket è stato sempre tra i miei sport preferiti (ahimè lontani, quelli delle “scarpette rosse” della Simmenthal) e seguendo dal 2007 mio figlio Tommaso prima all’Olimpia Legnaia e poi a USE Empoli nelle categorie giovanili. Da senior a Impruneta e, nelle ultime due, stagioni a San Casciano, ho avuto modo di conoscere ed apprezzare sempre più questo mondo. Favorito peraltro anche dalla mia professione che mi mette a contatto con tante diverse realtà sportive”.

Quindi ha seguito spesso le partite?

“Credo di avere stabilito un primato: ho visto tutte le partite giocate da mio figlio dalla categoria Under 13 (cioè dal 2013) ad oggi e ne possiedo tutti i filmati integrali (grazie alla passione di mia moglie per le riprese e la fotografia). Con la società di San Casciano il feeling è stato direi immediato: complice forse anche la bellissima stagione in Prima Divisione che ha portato al passaggio in Promozione, ho potuto apprezzare un entusiasmo e una coesione non solo nel “gruppo” della prima squadra, ma anche nell’ambiente sia dei dirigenti che dei supporters”.

Questa prima annata in Promozione invece ha riservato meno soddisfazioni…

“Non è stata certo positiva dal punto di vista del risultato, ma ha dato modo ai ragazzi di confrontarsi con squadre tecnicamente e atleticamente ben dotate e spesso contro atleti esperti provenienti da categorie superiori. Insomma un “assaggio” di un basket meno “amatoriale” e più “professionale”. E quello che mi è piaciuto è stato che – nonostante le difficoltà – il gruppo e l’ambiente abbiano retto fino in fondo: gli atleti presenziando sempre agli allenamenti e dando sempre il massimo, sostenuti dai dirigenti e dai tifosi. Di tutto ciò evidentemente va il merito a coloro che mi hanno preceduto e devo dire che un’ottima sintesi di questo clima positivo è stato lo striscione esposto all’ultima di campionato (“Retrocessi, ma mai depressi”)”.

Da qui l’impegno diretto?

“Quando sono stato contattato prima per entrare in consiglio e successivamente per assumere la presidenza, sono stato ovviamente lusingato e anche sorpreso. Ma ero quasi per rifiutare, conscio dell’impegno che comportano questi ruoli se bene assolti. Ma le considerazioni sopra espresse e le candidature emerse mi hanno indotto ad accettare e a rimettermi in gioco”.

Quali sono i progetti per il futuro?

“Come ho detto agli amici del consiglio, accettando la presidenza, sono convinto che la buona gestione e i risultati possano realizzarsi solo con il concorso di tutti i consiglieri; non ho mai creduto all’uomo solo al comando, ma sempre alla forza del gruppo. Questo consiglio rappresenta a mio avviso un giusto mix tra l’esperienza e la concretezza (penso al vicepresidente Ignazio Mattiolo, ma anche a Andrea Checcucci e Massimo Della Schiava), la continuità nell’azione (Alessandra Poggi e Beatrice Coli naturalmente confermate nei loro incarichi), l’entusiasmo dei giovani (tra i quali gli atleti ancora in attività Giovanni Naldini, Lapo Paolacci, Giovanni Emanueli Francioli) nei quali devono essere riposti i buoni auspici per il futuro della società”.

Quali i prossimi passi?

“Come sempre accade quando si verifica un profondo rinnovamento del consiglio direttivo, stiamo acquisendo tutti gli elementi utili per impostare un programma pluriennale. Il nostro obiettivo è di dare un contributo al consolidamento e allo sviluppo della società che, al di là del risultato agonistico di questa ultima stagione, si è molto ben ripresa dal drammatico periodo Covid, con un incremento di tesserati praticanti e soprattutto bambini che va sostenuto e alimentato”.

A cosa guarda nello specifico?

“Per questo il Minibasket rappresenta un tassello fondamentale nei piani di sviluppo della società, come pure il rapporto esistente con le società di Barberino Tavarnelle e Impruneta che ha già prodotto la bella realtà della Pallacanestro Chianti. Non sono da trascurare anche le iniziative volte a consolidare il radicamento della società nel tessuto sportivo e giovanile della zona (penso ai tornei estivi e alle serate per i giovani) e infine – ma non meno importante – la prima squadra che dovrebbe diventare il naturale sbocco dei giovani più dotati che sarebbe bello non fossero più costretti a completare altrove il loro percorso di crescita”.

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