CALZAIOLO (SAN CASCIANO) – L’Hip Hop, alla scuola di ballo Happy Dance ’99 del Calzaiolo, condotta da Marco Beltrami ed Emanuela Pieri, ha un nome e un cognome: Carlo Alberto Tondo.

E’ lui che insegna la passione per quello che è un vero e proprio “mondo”: fatto di musica, ballo, cultura.

SportChianti lo incontra nell’ambito del percorso dei Maestri di Sport, ovvero fra coloro che permettono ad adulti e ragazzi, grandi e piccini, di conoscere e appassionarsi a una disciplina sportiva.

Carlo Alberto, intanto raccontaci… chi sei.

“Ho 22 anni. Ballo da 10 anni e ho iniziato a lavorare come insegnante di hip hop nel 2020”.

Come nasce la tua passione per la danza? E in particolare per l’hip hop?

“La mia passione per la danza nasce proprio dalla cultura hip hop: quando avevo 10 anni ho scoperto il rap, che mi ha avvicinato a questo mondo, fino a scoprire tutte le quattro arti che ne fanno parte. Dopo qualche anno ho iniziato a ballare breaking e hip hop”.

Come sei arrivato al suo insegnamento?

“Ho iniziato ad affiancare la mia prima insegnante, Maria Bazzani, durante le sue lezioni alle scuole elementari e alla Dreamers Academy. Per poi, piano piano, avere i miei primi corsi da solo grazie all’esperienza maturata. Assistere alle lezioni mi ha permesso di approcciarmi alla dimensione dell’insegnante, capendone le sfaccettature che ti permettono di essere una buona guida”.

E a Happy Dance ’99? Come hai conosciuto la scuola sancascianese, e come si articola la tua presenza lì?

“Ho conosciuto Happy Dance ’99 a settembre del 2020. E’ nato come un rapporto lavorativo che poi, nel tempo, è maturato anche in un rapporto d’amicizia. Io mi occupo del corso d’hip hop per ragazzi dai 6 ai 10 anni, cercando di farli divertire il più possibile. Ma senza tralasciare la parte della tecnica, sia a livello coreografico sia per quanto riguarda il freestyle”.

Ultima domanda: insegnare a ballare cosa vuol dire per te?

“Insegnare per me vuol avvicinare e incuriosire i miei allievi ai valori e alla cultura hip hop, ma con leggerezza e puntando soprattutto a farli divertire. Invece ballare per me è un viaggio, che va l’oltre stare in sala e l’allenamento. E che da la possibilità di entrare in contatto con diversi tipi di persone,di creare rapporti d’amicizia grazie a una passione in comune. Ovviamente lo studio e la costanza nell’allenamento sono indispensabili…”.

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