CHIANTI FIORENTINO – Se davvero quella signora a cavalcioni di una scopa volasse di giorno e non di notte, ieri a San Casciano, al PalaMontopolo (e nella palestra delle elementari del Bardella), si sarebbe fermata.

E, come incantata da un flauto magico, sarebbe rimasta ammirata dalla freschezza di nove squadre di irriducibili pallavoliste in erba, che si sono contese un trofeo in suo nome.

Stiamo parlando del tradizionale Trofeo della Befana, organizzato dal Chianti Volley.

Una contesa a colpi di volontà, sportività, speranze, emozioni e gesti tecnici, compatibilmente con l’età, quella magnifica età a cavalcioni non di una scopa, ma di un muretto che separa la bambina dall’adolescente, un nodo cruciale, bellissimo e misterioso.

Gradevole kermesse svolta su due palestre, al Bardella e al PalaMontopolo di San Casciano, fra nove squadre:

– Ariete PVP Pallavolo Prato

– Capolona Subbiano

– Chianti Volley Bianca

– Chianti Volley Rossa

– Euroripoli

– Pallavolo Follonica

– Pallavolo I’Giglio

– PGS Colle Val d’Elsa

– Volley Arno Montevarchi

L’elenco è rigorosamente in ordine alfabetico, ed è curioso come le ultime due di quest’ordine abbiano dato vita alla finale per il 1° e 2° posto.

Difatti Volley Arno Montevarchi e PGS Colle Val d’Elsa hanno occupato, nell’ordine, i primi due gradini del podio, con Euroripoli sul terzo.

Bene le chiantigiane, quarta e sesta, giusto per puntualizzare, perché per il resto l’ordine di arrivo lo lasciamo agli amanti delle statistiche.

A noi piace commentare il senso sportivo di questa giornata, di questa ritrovata normalità, di sano confronto in nome di uno sport, la pallavolo, che nasce per unire e porta con sé valori che in altre discipline risultano annacquati.

Un plauso a tutti i volontari che si sono adoperati per la riuscita di un simile evento, cioè i soliti (sempre i soliti) “stakanovisti” che stanno come un Corpo Musicale nel “golfo mistico”, quella buca d’orchestra che il pubblico non vede mai ma che permette allo spettacolo di avere luogo.

Quindi un ringraziamento a tutte le squadre intervenute e ai relativi accompagnatori, con una nota di merito a margine (ma non secondaria) per le ragazze di Follonica che, pur decimate per inconvenienti vari, hanno mantenuto fede al loro impegno sportivo, partecipando in sei, il numero minimo possibile.

Anche questo fa parte dello sport, che è a tutti gli effetti scuola di vita, a volte pare banale e scontato ma merita di essere evidenziato, in un mondo sempre più a rovescio.

La Befana, si sa, viene di notte e non di giorno, quindi si è persa il torneo e ciò che c’è stato intorno. E, se comunque fosse venuta in orario diurno, certamente non avrebbe dato carbone a nessuna delle ragazze.

Evviva il volley e buon proseguimento a tutti!

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