SAN CASCIANO – Nei giorni scorsi l’annuncio della chiusura, a partire da domenica 16 ottobre, della piscina del Chianti, a San Casciano.

Un duro colpo per le tantissime persone che la frequentano, le famiglie che portano i figli ai corsi di nuoto.

Fin da subito in tantissimi sono stati colpiti dalla decisione della società, Aquatica, che gestisce l’impianto, di chiudere a fronte dell’innalzamento fuori livello delle bollette.

Bollette insostenibili: la piscina di San Casciano sospende le attività. Per adesso palestra aperta

Il primo impegno da parte degli utenti è stato quello di organizzare una petizione online sulla piattaforma Change.org (la vedete e la potete firmare a questo link). Già arrivata quasi a quota 600 firme.

“Da domenica 16 ottobre – si legge nella petizione – la piscina di San Casciano sospenderà le sue attività a causa della situazione derivante dall’aumento dei costi dell’energia”.

“Questa chiusura – proseguono i promotori della petizione – creerà non pochi disagi alla comunità di San Casciano e ad altre comunità limitrofe”.

“La piscina – rimarcano – ormai da molti anni è un punto di aggregazione sportivo e allo stesso tempo sociale per tante/i bambine/i, ragazze/i, adulte/i, anziane/i”.

“Ci rendiamo conto che la piscina non è comunale – concludono – ma chiediamo sia al sindaco Roberto Ciappi che a tutta l’amministrazione comunale e a Fondazione ChiantiBanca (proprietaria dell’impianto, n.d.r.) di cercare una soluzione affinché questo patrimonio della comunità venga riaperto e non vadano disperse sia le energie umane che le risorse finanziarie fin qui destinate”.

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Redazione
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