BARBERINO TAVARNELLE – La Libertas Barberino Tavarnelle, che lo scorso anno ha giocato la sua prima stagione da società “fusa” (dopo l’unione fra Polisportiva Barberino e Libertas Tavarnelle), per la stagione 2022-2023 ha deciso di rilanciare.
E lo ha fatto allestendo la formazione Juniores, che da due week end ha iniziato il suo cammino nel campionato provinciale (un pareggio e una sconfitta al momento).
Una squadra tutta nuova, allestita dal ds Claudio Ciappi, che ha chiamato a guidarla Giacomo Conti.
Ed è proprio con Conti che SportChianti fa il punto della situazione e si fa spiegare le prospettive di questa stagione.
Giacomo, partiamo dall’inizio: presentati e dicci il tuo percorso calcistico e in panchina.
“Ho iniziato a giocare a calcio all’età di 6 anni nella “vecchia” Libertas Tavarnelle poi diventata San Donato Tavarnelle con la fusione del 2005: dalla scuola calcio al settore giovanile, con un anno di Allievi Regionali e tre anni di Juniores Regionali, grazie ai quali sono riuscito anche ad esordire in Eccellenza. Nel 2011, la prima vera esperienza nei grandi con il Marcialla in Seconda categoria, dove purtroppo sono rimasto poco più di un mese per un grave infortunio alla caviglia per il quale ho subito due operazioni. L’anno dopo sono ripartito da Barberino, dove sono rimasto per sei bellissimi anni, nei quali abbiamo raggiunta lo storico traguardo della prima categoria con mister Simone Gori (annata 2013/2014). Infine, tre anni di Libertas Tavarnelle, dove siamo riusciti a conquistare la seconda categoria al primo anno con mister Lorenzo Andreucci. L’infortunio del 2011 mi ha comunque permesso di scoprire la passione di allenatore e per 10 anni ho praticamente guidato tutte le categorie della scuola calcio e settore giovanile del San Donato Tavarnelle, conseguendo il patentino uefa C a Coverciano”.
Cosa ti ha convinto ad accettare questa sfida?
“Negli ultimi due anni, devo dire che avevo ricevuto diverse proposte per allenare, ma appena si è presentata la possibilità di poter ripartire dalla Libertas Barberino Tavarnelle, non ci ho pensato un attimo, nonostante non avessimo neanche un giocatore in rosa e dovessimo costruire la squadra da zero. Conosco tutto della società perché è stata la mia seconda casa per tanti anni; è fatta di persone splendide che vivono per la squadra e non ci fanno mai mancare niente. A tal proposito, devo ringraziare le due persone che per prime hanno creduto e fortemente voluto questo progetto: Patrizio Mori (responsabile settore giovanile) e Matteo Cibecchini (vice-presidente). Con il loro grande impegno siamo riusciti a ricreare una squadra Juniores dopo tantissimi anni”.
Come valuti la rosa che è riuscita ad allestire la società?
” L’orgoglio maggiore è quello di aver creato una rosa di 25 giocatori tutti provenienti dal comune di Barberino Tavarnelle. Sono ragazzi che si conoscono perché escono insieme la sera e frequentano le stesse compagnie. Pensiamo infatti che questa aggregazione che già possiedono sia un punto di forza per la squadra e ci aiuti negli obiettivi che ci siamo prefissati. Inoltre, durante i mesi estivi, siamo riusciti, grazie alla grande esperienza e capacità del nostro direttore Claudio Ciappi, a riportare a “casa” diversi ragazzi che negli anni si erano allontanati per esperienze in altre realtà. Lo spirito di appartenenza è un punto su cui contiamo parecchio. Del resto, anche lo staff tecnico è tutto di Barberino Tavarnelle. Oltre a me infatti ci sono Edoardo Santagati (vice allenatore), Giorgio Agnorelli e Francesco Sbaragli (collaboratori tecnici), Paolo Dondoli (preparatore dei portieri), con i quali ho un rapporto che va oltre il calcio, di amicizia fraterna. Inoltre, con noi abbiamo anche Lorenzo Rustioni (preparatore atletico), Manuele Panti che è il nostro team manager, Marco Santagati e Francesco Cresti, preziose figure di questa società, e tutti gli altri dirigenti della squadra che ci seguono e supportano sempre”.
Come è andata la preparazione e come siete partiti?
” Abbiamo iniziato la preparazione il 29 agosto e per tre settimane ci siamo allenati praticamente tutti i giorni, oltre alla parentesi del ritiro di 3 giorni al centro sportivo di San Rossore a Pisa, che è stata veramente importante per consolidare il gruppo e far vivere ai ragazzi un’esperienza unica. Sono soddisfatto, anche se avrei voluto ci fosse qualche settimana in più di lavoro per poter preparare il campionato, ma devo dire che ho un gruppo di ragazzi sempre presente e che si impegna al massimo in ogni seduta di allenamento”.
Quali infine gli obiettivi che ti dai e che hai dato alla squadra?
“Insieme alla società, ci siamo prefissati l’obiettivo di riuscire a far crescere i ragazzi cercando di portare nel corso degli anni più calciatori possibili in prima squadra. È un percorso lungo, ci vuole pazienza, ma credo davvero che non ci sia soddisfazione maggiore, nel vedere un ragazzo fare un percorso di crescita e giocare nella squadra di prima categoria del proprio paese o perché no, anche qualcosa di più. Per il resto, come dico sempre ai ragazzi, affronteremo ogni gara con l’obiettivo di portare a casa i tre punti, senza assilli di classifica, ma pensando partita dopo partita. Siamo una squadra completamente nuova, e giocare ci aiuterà a prendere confidenza con i compagni, capire pregi e difetti di ognuno e migliorare come collettivo”.
@RIPRODUZIONE RISERVATA