Lorenzo Calbi in azione

TAVARNUZZE (IMPRUNETA) – Fa davvero impressione pensare che Lorenzo Calbi, classe 2000, sia (ormai da anni) una delle anime del Centro Storico Lebowski.

Dove fin da giovanissimo è diventato un punto inamovibile della prima squadra (qui lo raccontammo nel lontano 2017…).

Anche quest’anno le reti di Calbi (alcune di una bellezza accecante), che non a caso con 11 segnature è capocannoniere nel girone B di Promozione, stanno portando i grigioneri, dopo un inizio di stagione difficile, verso i playoff.

Così, dopo un mini tour de force con alcune delle squadre direttamente concorrenti nelle zone altissime della classifica (pareggi a Rufina e Dicomano, vittoria in casa contro la Rondinella Marzocco), nella settimana di una importantissima sfida casalinga contro il Luco, SportChianti lo ha incontrato.

Lorenzo Calbi

Lorenzo, partiamo dalla squadra. La stagione era iniziata con un po’ di difficoltà, poi avete ingranato la marcia giusta. C’è stato un momento di svolta in particolare?

“All’inizio della stagione i risultati non arrivavano, anche perché eravamo una squadra nuova che doveva imparare a conoscersi. Dopo la sconfitta di Luco abbiamo avuto un cambiamento, soprattutto di atteggiamento, e da lì i risultati sono cominciati ad arrivare. E con loro anche la fiducia di essere una squadra tosta da affrontare”.

Arrivati a questo punto quale obiettivo vi ponete? Sognare l’Eccellenza non è certo impossibile…

“L’obiettivo più concreto adesso sono i playoff, perché il Montespertoli ha 8 punti di vantaggio e avendo la squadra costruita per vincere è veramente dura poterli recuperare. Bisogna però sempre stare attenti, perché la classifica è veramente corta. E la soglia salvezza potrebbe essere diversa rispetto agli anni scorsi”.

Veniamo invece a te. Ci hai sempre abituato a segnare gol splendidi, ma quest’anno ti sei davvero superato. Hai un preferito fra i top-gol che hai messo a segno?

“Fra quelli fatti, i miei preferiti sono quello al Galluzzo e quello alla Rondinella. Tra i due probabilmente scelgo quello al Galluzzo. Anche se spero, da qui a fine stagione, di poterne mettere un altro tra questa scelta…”.

Di grande gioia sono anche le tue esultanze, vere e proprie corse a perdifiato verso la tifoseria del CSL. Cosa significa per te questa maglia?

“Ormai sono quasi 5 stagioni che sono qui. Penso di dover tanto al Lebowski, avendomi fatto crescere sia a livello sportivo che a livello umano. Essendo rimasto uno di quelli che da più tempo gioca in questa squadra, sento di dover dare sempre qualcosa in più. E di trasmettere ai nuovi cosa significa giocare per questi colori, anche fuori dal campo”.

La rete (incredibile) all’Audace Galluzzo

Guardiamo, infine, avanti di qualche mese: l’anno prossimo ti vedi sempre con questa maglia in dosso?

“L’obiettivo è quello di fare il meglio possibile per quest’anno e una volta finita poi pensare al prossimo. Le chiamate fanno sempre piacere, ma di sicuro la prima squadra con cui parlerò sarà il Lebowski”.

Il tipico finale di partita del Centro Storico Lebowski: che si vinca o che si perda, si canta insieme ai tifosi

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