Il 3-0 contro il Cagliari aveva un po’ illuso. I problemi c’erano e ci sono ancora.

Se è vero che tre indizi danno una prova siamo di fronte ad un delitto ampiamente preventivabile.

Primo indizio: gli esterni difensivi non sono all’altezza della situazione. A Venezia due semi-sconosciuti come Haps ed Ebuehi ci hanno limitati tantissimo.

Magari in futuro questi due saranno veri e propri fuoriclasse, ma per il momento non lo sono. Contro il Cagliari quel rigore trovato aveva mascherato le cose, a Roma si sono riviste le solite lacune.

Secondo: non esiste alcuna idea nel caso in cui Vlahovic non stia giocando alla sua altezza. Sia chiaro, nessuno vuole in campo Kokorin neppure se fosse in piena forma.

Che quella sia stata una follia carissima di una dirigenza improponibile è fin troppo ovvio, ma che non ci siano progetti alternativi di alcun genere non va bene. Un “falso nueve”, un tentativo con due sole punte e un rifinitore a supporto, qualcosa di diverso sarebbe opportuno pensarlo.

Terzo e ultimo: gli esterni offensivi sono forse messi peggio di quelli difensivi. Nico Gonzalez lo abbiamo potuto apprezzare poco tra Covid, viaggi intercontinentali e squalifica…, degli altri non è pervenuto nessuno se non Saponara, che esterno vero e proprio non è.

Italiano ne aveva chiesti 6 se non ricordo male, la situazione attuale è ben diversa.

La larga vittoria contro i sardi era maturata grazie ad un episodio che l’aveva indirizzata con i rossoblu che si erano poi arresi subito, non era stata conquistata con la brillantezza del gioco come era avvenuto a Bergamo o a Genova.

Italiano finora ha tappato le tante falle di una rosa appunto “delittuosamente” costruita male per l’ennesimo anno consecutivo.

Arrivati a fine ottobre gli avversari hanno imparato a conoscerci e le cose iniziano a farsi complicate, le nostre alternative in un calcio che propone ben 5 sostituzioni sono troppo deboli.

Arrivati nel pieno del terzo anno della gestione Commisso direi che le attenuanti stanno finendo. Il tempo di assestarsi, il brutto periodo della pandemia, la ricerca disperata di un allenatore di qualità, tutte cose che abbiamo dovuto affrontare ma che adesso devono rimanere alle spalle.

Sento parlare di Borja Mayoral in avanti per gennaio e francamente mi vengono i brividi.

Il romanista a mio parere è un attaccante di media qualità che lo scorsa stagione a Roma faceva la riserva di Dzeko e che nelle partite contro le piccole ha saputo sfruttare le sue occasioni, salvo sparire quando davvero serviva.

Quest’anno addirittura è sceso ulteriormente nelle gerarchie giallorosse, partendo dietro anche a Shomurodov (un giovane di qualità, lui sì che ci sarebbe servito).

Presidente, qua dobbiamo puntare a ben altro. La Fiorentina tra poco compirà 100 anni e avrà un centro sportivo tra i più belli e funzionali al mondo.

Si circondi di dirigenti di prim’ordine e vada ad acquistare calciatori di vera qualità. Arrivo anche a dirle che se c’è l’occasione per vendere Vlahovic forse è anche giusto farlo: di chi parte non ce ne frega niente.

A noi interessa chi arriva.

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