Il mister della Sancascianese Francesco Perini

SAN CASCIANO – Vorrebbe girarsi indietro, mentre è in panchina, e vedere dietro di sé quel muro gialloverde per il quale, l’anno scorso, ha deciso di venire a San Casciano.

Francesco Perini, mister della Sancascianese, ha entusiasmo e cultura del lavoro. Ed è pronto per un’annata che, Covid permettendo, dovrà essere di pura rinascita.

Con un appello, urlato chiaro e forte dalle colonne di SportChianti: tifosi, tornate allo stadio.

Mister, quanta voglia c’era di ripartire?

“C’è mancato tanto il campo, lo stare insieme, lo sport, lo spogliatoio. Si vede anche dalla presenza dei ragazzi ad ogni allenamento, ci sono sempre tutti. Speriamo di continuare, di andare avanti e poter finire l’annata. Vorrebbe dire anche mettersi alle spalle tutta questa situazione”.

Francesco Perini

Ci descriva la squadra che avete allestito insieme al ds Becattini.

“Per il 90% è quella dello scorso anno, sono buoni giocatori e bravissimi ragazzi, che erano stati già insieme per tre mesi nel 2020. L’abbiamo rinforzata con il grande acquisto di Jacopo Marchetti: era da tempo che alla Sancascianese mancava un buon terzino sinistro. Ci può dare tanto: tecnicamente, come maturità ed esperienza. Poi abbiamo preso Filippo Pratesi, dalla Rondinella, che era stato con me a Impruneta. Anche lui può darci una grande mano in campo, ha grandi qualità tecniche e sul campo di casa soprattutto sarà a suo agio. Sono contento, ringrazio ds e società per tutti i sacrifici fatti”.

Nel poco tempo che ha avuto a disposizione lo scorso anno ha toccato con mano il calore del pubblico gialloverde? Come la paragona ad altre tifoserie dei dilettanti?

“Io sono arrivato alla Sancascianese proprio con lo stimolo di aver visto una semifinale di Coppa e uno stadio pieno. E’ stata la carta che mi ha fatto scegliere San Casciano. Quest’anno vedo per ora, nelle amichevoli, poca gente al campo. Invece faccio un appello a tornare allo stadio, per noi sarebbe più facile se avessimo alle spalle il pubblico di un anno e mezzo fa. Speriamo di rivederli al campo prima possibile. Sono davvero il dodicesimo uomo: spero di girarmi dalla panchina e vedere tutti questi ragazzi con la sciarpa gialloverde. Tolto il Centro Storico Lebowski nel fiorentino, come tifoseria, c’è la Sancascianese. Mando un abbraccio a tutti loro”.

Mister Perini spera di rivedere questa tifoseria al comunale

Che stagione si aspetta? Quali obiettivi vi ponete?

“Seneca diceva che un uomo senza obiettivi è come una nave senza timone. Lo ripeto sempre ai ragazzi. Gli obiettivi devono sempre esserci, fanno venire al campo con la fame giusta. Non abbiamo grandi risorse, nessuno ci ha imposto alcunché, obiettivo prioritario della società è la salvezza. Noi proveremo a fare un’annata importante e rimanere nella testa dei tifosi”.

Ha qualche nome da segnalarci? Chi dovremo seguire con attenzione?

Lorenzo Sandroni

“Nel gruppo Sancascianese quando sono arrivato sono rimasto a bocca aperta vedendo Sandroni, potrebbe giocare tranquillamente in Eccellenza. Poi abbiamo un’ossatura difensiva importante: Leoni, Corsinovi, Migliorini, Santini, Marchetti. Giocatori esperti, uomini che fanno rispettare le regole anche nello spogliatoio. Chiudo con il centravanti, ovvero Gianmatteo Paoletti, che è ambito anche in categorie superiori: spero che porti in dote tanti gol, così come Cosimo Vanni“.

E le altre squadre del girone? Siete tornati su Firenze…

“E’ difficile, c’è tutto il fiorentino con tre-quattro squadre importanti. In primis Affrico e Settignanese, che investono da tempo per passare nella categoria superiore. E poi Audace Legnaia, Cerbaia, Chianti Nord… . Ma le prime due sono qualche scalino sopra tutte le altre”. 

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