Alessandro Pierattoni

BARBERINO TAVARNELLE – La Pallamano Tavarnelle ha un grande merito: quello di aver dato ai “suoi” ragazzi, nel corso di quest’annata lunga e complessa, la possibilità (nel caso in cui ciò fosse consentito), di allenarsi e di giocare. Sempre nel rispetto delle normative anti contagio.

Si è trovata davanti a numerose difficoltà. A scelte anche difficili e dolorose, che ha preso a testa alta, con grande dignità e coraggio. Ed è sempre stata pronta a rialzarsi, anche quando un focolaio di Covid-19 l’ha messa in ginocchio.

E siamo certi che, non appena sarà possibile, ripartirà con quella grinta e quella determinazione che, da sempre, la contraddistinguono, e che, negli anni, l’ha portata ad ottenere risultati straordinari: niente meno che alla promozione in serie A2 (in cui tuttora compete la prima squadra) e persino in A1 (meritatamente conquistata nel 2015-2016).

“Quando, la scorsa primavera, furono sospesi i campionati, arrivati a due terzi del loro svolgimento – inizia il presidente della Pallamano Tavarnelle Alessandro Pierattoni – eravamo impegnati nella serie A2 con la Prima Squadra e in quattro campionati giovanili (Under 13, Under 15, Under 17 e Under 19)”.

“E’ stato un peccato – del comprensibile rammarico trapela dalle parole del presidente – Era un’annata che avrebbe potuto concludersi, per noi, in maniera più che dignitosa”.

“La prima squadra era già matematicamente salva, in quanto a metà classifica – spiega – Con le partite che rimanevano, avrebbe solo potuto migliorare la sua posizione”.

“Con l’Under 15 eravamo terzi – prosegue – L’Under 17 avrebbe potuto vincere il campionato (fino a quel momento non aveva perso neppure una partita) e sarebbe potuto andare alle finali nazionali. Anche l’Under 19 era in una buona posizione”.

Poi, ad agosto, uno spiraglio di luce.

“Temevamo di aver perso i nostri ragazzi – ricorda Pierattoni – Invece ci fu un aumento delle iscrizioni: lo stare fermi, anziché allontanarli, aveva avvicinato i ragazzi allo sport”.

Quindi ripresero gli allenamenti. Sempre nel pieno rispetto delle normative anti contagio: igienizzazione delle mani, mantenimento delle distanze interpersonali, sanificazione degli ambienti… . Ad ottobre, il nuovo Dpcm.

“Siamo andati avanti con la prima squadra, campionato nazionale – racconta – Ma, a dicembre, fummo colpiti da un focolaio di Covid-19 in una disgraziatissima partita in trasferta: da parte della squadra che ci ospitò non ci furono la dovuta attenzione e responsabilità”.

Alessandro Pierattoni

“Su una rosa di 24 atleti, ben 12 risultarono positivi, insieme a due dirigenti – davvero un brutto colpo – Per fortuna nessun problema di salute particolarmente grave. Però, purtroppo, è stato un grosso trauma: si è insinuata la paura”.

“Così, dopo tanta tensione, l’11 febbraio – dice, amareggiato – sebbene a malincuore, abbiamo dovuto ritirarci dall’A2, con tutte le conseguenze economiche che questa scelta comporta”.

“La nostra prospettiva è quella di ripartire dalla Serie B – si augura – Ma per adesso non c’è niente di ufficiale”.

“Abbiamo continuato anche con l’Under 15, 17 e 19 – specifica – dato che questi campionati sono stati ritenuti “di interesse nazionale”, vista la fase nazionale finale. Però, a febbraio, ci siamo dovuti ritirare anche dai campionati U 15 e U 17, per via di normative più stringenti”.

“L’unico campionato che siamo riusciti a salvare, in accordo anche con i genitori, è quello dell’U 19 – sottolinea Pierattoni – Abbiamo voluto portarlo avanti perché la volontà dei ragazzi è stata fortissima e perché per noi è un modo di dare un segno di speranza, in prospettiva di un futuro migliore”.

“Nel campionato competono quattro squadre – aggiunge – Sono tre andate e tre ritorni. Siamo a metà strada. Le due che abbiamo giocato le abbiamo vinte. Speriamo di classificarci primi e di disputare le finali nazionali in estate”.

“Dobbiamo essere ottimisti – conclude, con positività, il presidente della Pallamano Tavarnelle – Ci auguriamo che la situazione migliori e che possiamo ripartire in totale sicurezza. I ragazzi torneranno: hanno voglia di ricominciare a fare sport”.

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