Pensavo a cosa scrivere oggi.

Di questo imbarazzante silenzio stampa o di questo ennesimo pessimo secondo tempo.

E pensavo che avrei dovuto utilizzare parole meno taglienti, nel mio piccolo avrei dovuto utilizzare toni meno denigratori, più speranzosi perché ora ho paura per davvero e gettare benzina sul fuoco è da vigliacchi.

E pensavo che alla fine non so davvero chi è Commisso, non so come potrebbe reagire di fronte ad una eventuale retrocessione.

Terrebbe tutti e ci farebbe tornare subito in A, oppure rimarremmo in B rischiando magari anche di andare in Lega Pro come è già successo a tantissime grandi squadre come Bologna, Torino o Genoa?

Non lo so, avevo solo una grande paura, quella di continuare a vedere la mediocrità a Firenze o addirittura di vedere di peggio.

Ho paura di non poter mai o quasi mai far vedere la Fiorentina a mia figlia, che l’ha praticamente vista solo e soltanto perdere. E che ha visto quasi ogni buon giocatore ceduto, quasi sempre alla Juventus.

Di certo non avevo paura di non vedere più il calcio.

Ne ero sicuro perché so che la mia Curva ci sarà, so che la mia maglia ci sarà così come c’era in C2. E ovunque sarà io la guarderò e la sosterrò, questo ho sempre pensato.

Ecco da stanotte non sono più neppure sicuro di questo.

La “Super Lega” è adesso una realtà e tutto potrebbe improvvisamente cambiare.

In queste ore le federazioni nazionali di tutta Europa stanno pensando a cosa fare, per assurdo le retrocesse dal campionato di Serie A potrebbero essere Milan, Inter e Juventus se davvero ad agosto 2021 volessero partire con questo abominio.

La cosa che adesso mi atterrisce, molto più di una retrocessione, è quello che può pensare Commisso di questa americanata vigliacca che questi 12 club hanno messo su in fretta e furia (sì, perché il progetto pre-Covid era di partire più avanti… ma i conti già molto complicati sono stati definitivamente affossati dalla pandemia e le cose si sono dovute accelerare).

Spero quanto prima che Rocco si renda conto che questo progetto è un insulto abnorme nei confronti della fede dei tifosi di tutta Europa e non si lasci coinvolgere dal presunto business che ci girerà intorno.

Ogni volta c’è un buon motivo per non parlare di campo, quando il presidente è qua. Forse è anche per questo che le cose sono andate così male in questi due anni. E forse, caso più unico che raro, questo silenzio stampa potrà davvero tornare utile.

Perché il Verona è alle porte e dobbiamo solo pensare a vincere quella partita ed a difendere il nostro vantaggio. Nonostante tutto.

Soprattutto adesso.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

La redazione di SportChianti dà spazio, ogni giorno, a tutti gli sport nei comuni chiantigiani: calcio, pallavolo, basket, pallamano, baseball, karate, danza, ginnastica, ciclismo...